giovedì 2 agosto 2018

Le armi della guerra del futuro

La prossima guerra tra superpotenze potrebbe durare poco, e l'uomo potrebbe essere relegato a un ruolo di secondo piano. A combattere potrebbero infatti essere robot, droni e sistemi elettronici vari, molto più veloci ed efficienti degli
umani.
Non stiamo parlando di un futuro lontano: questo è il "presente". Lo scorso maggio i dipendenti di Google hanno manifestato contro il supporto che l'azienda sta offrendo al Pentagono nello sviluppo di droni dotati di intelligenza artificiale, mentre poche settimane fa 400 scienziati hanno discusso la messa al bando della ricerca nel settore delle armi autonome. Chi con l'intelligenza artificiale ci lavora tutti i giorni e ne conosce il potenziale, è (o si professa) "spaventato" dai rischi della corsa agli armamenti intelligenti. Lo spiega Andrea Kisrch in un articolo recentemente pubblicato su Quartz.

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