giovedì 28 maggio 2015

Corruzione Fifa, arresti e perquisizioni in Svizzera

Terremoto nel mondo del calcio internazionale. Il Dipartimento di Giustizia americano ha formalizzato l’accusa di corruzione nei confronti dei vertici della Fifa. Stamattina alle prime luci dell’alba, in Svizzera ci sono stati i primi arresti. Sarebbero sei i funzionari della Federazione internazionale di calcio e di organizzazioni affiliate finiti in manette stamane a Zurigo su richiesta delle
autorità statunitensi, che si sono rivolte all’Ufficio federale di giustizia. Come si legge in una nota dell’Ufg, i dirigenti della Fifa sono sospettati di aver accettato bustarelle per oltre 100 milioni di dollari. Ma, stando a quanto riportato dal britannico The Guardian, sarebbero una quindicina le persone arrestate in tutto il mondo. La giustizia elvetica fa sapere di aver aperto una procedura penale per sospetta gestione sleale e riciclaggio di denaro riguardante l’attribuzione dei Mondiali di calcio 2018 e 2022. La retata delle autorità svizzere a Zurigo, come riportato dal New York Times, è avvenuta al Baur au Lac Hotel dove i leader dell’organismo che governa il calcio mondiale erano riuniti per il loro meeting annuale.

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LA UEFA CHIEDE DI POSTICIPARE L’ELEZIONE DEL PRESIDENTE -

La Uefa da Varsavia, sede della finale di Europa League tra Dnipro e Siviglia, ha chiesto di posticipare l’elezione del Presidente della Fifa prevista inizialmente per venerdì. Dalle prime informazioni provenienti dalla Polonia la federazione europea potrebbe boicottare il congresso.

LA POSIZIONE DELLA FIFA -

Nel corso della conferenza stampa convocata alle 11 dalla Fifa nella sede centrale di Zurigo, il direttore delle comunicazioni Walter de Gregorio ha dichiarato: «Non è un buongiorno ma le indagini sono le benvenute, la Fifa è parte lesa in questa vicenda, così come i tifosi di tutto il mondo. Siamo stati noi a chiedere di aprire l’inchiesta, il 18 novembre scorso: è un’occasione per fare pulizia e stiamo collaborando. Non commentiamo i nomi, sono da verificare con il procuratore generale e domani sapremo dire di più. Il congresso? Non ci saranno rinvii e non ci saranno problemi nemmeno per i Mondiali 2018 e 2022, l’assegnazione a Russia e Qatar non è in discussione». Sulla posizione del presidente Sepp Blatter il portavoce della Fifa ha smentito le prime notizie che riportavano di un’indagine ai suoi danni: «Non è coinvolto: in questo momento è rilassato e concentrato sul congresso».

LA POSIZIONE DELLA FBI -

- «L’inchiesta sulla Fifa delinea una corruzione dilagante, sistemica e ben radicata sia all’estero sia qui negli Stati Uniti». Lo ha detto la ministra della Giustizia statunitense Loretta Lynch. Gli episodi di corruzione «riguardano almeno due generazioni di funzionari calcistici che, come sostiene l’indagine, avrebbero abusato delle loro posizioni di fiducia per ottenere milioni di dollari in tangenti», ha aggiunto Lynch. «La corruzione ha danneggiato profondamente molte vittime, dalle leghe giovanili ai Paesi in via di sviluppo – che avrebbero beneficiato dalle entrate generate dai diritti commerciali – ai tifosi il cui amore per il calcio rende preziosi quei diritti». «Le azioni di oggi mettono in chiaro che questo dipartimento di Giustizia intende porre fine a queste pratiche corruttive, sradicare ogni comportamento illecito e portare di fronte alla giustizia i trasgressori. Siamo ansiosi di continuare a lavorare con altri Paesi a questo proposito», ha concluso Lynch. Anche il direttore dell’Fbi, James Comey, ha parlato in conferenza stampa. «Come affermato nell’indagine, i sospettati hanno incoraggiato una cultura di corruzione e avidità che ha creato un campo di gioco iniquo nello sport più grande del mondo», ha «Pagamenti segreti e illeciti, tangenti e mazzette sono diventate il modo di fare affari nella Fifa», ha aggiunto Comey, affermando che «quando i leader di un’organizzazione arrivano a ingannare gli stessi membri che dicono di rappresentare, allora devono rispondere». Comey ha infine sottolineato come l’indagine non riguardi solo lo sport, ma la legalità. «Questo caso non si basa sul calcio, ma sull’equità e sul rispetto delle leggi», ha detto il direttore dell’Fbi, concludendo: «I tifosi, i giocatori e gli sponsor che nel mondo amano questo gioco non dovrebbero preoccuparsi di funzionari che corrompono il loro sport».
Buda Mendes/Getty Images

FIFA: ACCUSE DI CORRUZIONE -

A quanto si apprende, la procura del distretto orientale di New York indaga su episodi di corruzioni dagli anni Novanta a oggi. Le accuse nascono da un’inchiesta congiunta tra FBI e autorità fiscali Usa in corso dal 2011. I diversi dirigenti dell’organo di governo del calcio mondiale arrestati a Zurigo saranno dunque ora estradati negli Usa, e già nelle prossime ore potrebbero comparire davanti alla corte federale di New York. Sepp Blatter risulterebbe indagato, ma per il momento non sarebbe stato incriminato. Le accuse di corruzione mosse dalle autorità americane riguardano gli ultimi 20 anni, e riguardano, oltre alle gare per aggiudicarsi i campionati mondiali, anche gli accordi per il marketing e i diritti televisivi. Per anni la Fifa è stata indagata dall’Fbi, e l’organizzazione guidata da Blatter ha sempre respinto le accuse. L’organo di governo mondiale del calcio aveva sempre respinto le accuse di corruzione relative all’assegnazione dei mondiali a Russia e Qatar.

FIFA: DIRIGENTI IN MANETTE -

Non tutte le persone coinvolte nell’indagine si trovano a Zurigo. Tra loro ci sono Jeffrey Webb delle Isole Cayman, uno dei vicepresidenti del comitato esecutivo della Fifa e l’uruguaiano Eugenio Figueredo, anche lui vicepresidente Fifa ed ex presidente della South America’s Soccer Association. Tra i nomi spunta poi quello di Jack Warner di Trinidad e Tobago, ex membro del comitato esecutivo. I media americani spiegano che a imprimere un’accelerazione all’indagine è stata la decisione dell’ex procuratore Michael Garcia che ha preso le distanze dalla Fifa dopo essere stato assunto dall’associazione per svolgere un’indagine interna. Indagine al termine della quale i vertici della Fifa hanno parlato dell’inesistenza di fatti che provino la corruzione. Conclusioni che l’ex procuratore non ha sposato.

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