giovedì 2 marzo 2017

Depressione: stratagemmi per uscirne

Chi soffre di depressione anche lieve, ne conosce bene alcuni sintomi: ci sente spesso spossati, privi d'interessi, avari di desideri capaci di accendere le proprie giornate. L’energia vitale comincia mancare e, a poco a poco, assistiamo impotenti allo sfiorire di qualsiasi
pulsione. La depressione non è di un disagio esclusivamente psichico: si tratta di uno squilibrio che interferisce pesantemente con la salute complessiva di chi ne soffre, che vede alterate le funzioni vitali maggiormente connesse con il benessere e la salute psico-fisica, a partire dal sonno, dall’appetito e dal desiderio sessuale... 

La depressione fa soffrire tutto il corpo

Anche l’efficienza del sistema immunitario, di norma, subisce un pesante contraccolpo; non per niente è più facile ammalarsi nei periodi di tristezza e di depressione che in quelli di felicità. La conseguenza è una perdita di fiducia in se stessi e nel futuro, tutto appare grigio e la più piccola difficoltà è capace di mandarci al tappeto. Eppure l a depressione, come molti altri disagi, può essere letta anche come un segnale che arriva allo scopo di indurci a modificare qualche aspetto cruciale della nostra esistenza, aspetti incistati e non più funzionali alla nostra evoluzione.

Sei mosse per liberarsi dalla depressione 

Carpe Diem. Cogliere l’attimo è il modo migliore per evitare di rimandare azioni e decisioni, una tendenza molto comune in caso di depressione, ma che rischia di allontanarci ancora di più dal flusso della vita. Per vincere la tristezza è indispensabile riprendere in mano le redini del proprio destino. Poco importa se l’umore e le intenzioni non sono quelli migliori; per vedere un mutamento, invece che sederti, alzati e agisci.
Assumiti le tue responsabilità. Superare la depressione è una sfida da vincere in prima persona. Per questo, ogni volta che ti trovi ad affrontare un avvenimento avverso, non attribuire la colpa al caso o alla sfortuna ma inizia a domandarti cosa hai messo in campo tu. Solo così potrai modificare davvero condotte ed abitudini nocive che risultano di ostacolo al raggiungimento di qualsiasi obiettivo, come rinuncia, sfiducia, sarcasmo distruttivo....
Scopri il piacere del distacco. Più siamo legati e dipendenti da qualcosa, si tratti di beni, persone o convinzioni più ci ritroviamo schiavi di una forma di possesso che vincola benessere e identità personale alla loro presenza. La felicità, in questi casi, è sempre passibile di venire alterata da circostanze indipendenti dalla nostra volontà. Al contrario, con il giusto distacco torniamo a dare valore alla nostra libertà e singolare unicità.
Smetti di lamentarti. Piangersi addosso è il modo migliore per dissipare importanti energie che avresti potuto impiegare per cambiare la situazione. I lamenti, poi, non piacciono a nessuno e nei periodi di maggiore sconforto rischi di ritrovarti ancora più solo, contribuendo a definire un’immagine di te negativa e perdente. Alla lunga, il rischio è quello di incorrere in una profezia che si autoavvera, dove tu stesso e chi ti sta vicino si aspetteranno da te solo disgrazie e disfatte personali.
Concediti il lusso di un sano egoismo. Impara a esser esigente prima di tutto con te stesso. Non ascoltare chi ti offre consigli che non senti di approvare, solo perché conviene loro o li ritengono sensati. Fidati solo del tuo istinto e soddisfa le tue esigenze, quelle che sgorgano da dentro e definiscono chi sei, senza cadere vittima di una falsa morale confezionata dall’esterno. Ne guadagnerai in fiducia e personalità.

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