SAN DIEGO – Ce l’ha fatta Harriette Thompson: a92 anni compiuti da 65 giorni è la donna più anziana a completare una maratona e per questo entra nei libri dei record. Ma non solo: Harriette, che è sopravvissuta ad un cancro, con questa sua impresa si fa testimonial di una campagna di sensibilizzazione per la cura della Leucemia e del Linfoma incarnando simbolicamente lo spirito proprio della ‘lotta’.
E ha anche raccolto in tutto circa 200mila dollari per la causa che rappresenta. All’inizio -racconta ai molti media corsi ad intervistarla – credeva che avrebbe soltanto camminato e nemmeno per l’intero percorso. E che sarebbe stato sufficiente, pur di dare una mano con quella importante campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi organizzata dalla chiesa che frequentava. Invece, una volta sul circuito, gli altri correvano ed ha cominciato a correre anche lei: era nata una stella. “Non credo che sarei ancora in vita oggi se non facessi questo – ha detto – io aiuto loro (l’associazione benefica ndr) e in un certo senso loro aiutano me”. E dire che proprio quest’anno le premesse non lasciavano intravedere nulla di buono: intanto ha potuto allenarsi meno del solito nei mesi che hanno portato alla gara che hanno coinciso con l’aggravarsi del le condizioni di salute del marito, anche lui ultranovantenne sposato 67 anni fa che è morto lo scorso gennaio perdendo la sua di battaglia col cancro. Nonostante le circostanze Harrietta ha voluto però esserci anche per questa maratona, la sua 17esima: “E’ anche una questione personale, credo davvero che sia importante”.
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