mercoledì 20 gennaio 2016

DiCaprio a caccia dell'Oscar con un film estremo che parla dell'uomo e della natura

"E’ meraviglioso che il film sia stato accolto così bene, che tanta gente stia andando a vederlo, che abbia avuto tutti questi riconoscimenti da parte dell’Academy. Ma la ragione per cui abbiamo fatto il film non è questo, lo abbiamo fatto per cogliere un’opportunità di realizzare un’opera d’arte su scala epica. Per me è fantastico essere stato nominato, vincere dei premi ma non è il motivo per
cui faccio film, quello è un bonus". Leonardo DiCaprio è a Roma al termine di una settimana emozionante iniziata domenica notte con la vittoria ai Golden Globe, proseguita con la candidatura agli Oscar (la sesta) e proseguita con questa "vacanza romana" con tanto di bagno di folla incluso, migliaia di fan tenuti a bada solo da polizia e carabinieri. Revenant - Redivivo, il film che potrebbe consegnargli la statuetta, negli Stati Uniti è stato il primo titolo a scalzare (anche se solo per un giorno) il primato di Star Wars e ad oggi ha superato i 58 milioni di dollari, l'Academy gli ha assegnato dodici nomination, compreso il film e il suo regista, il messicano Alejandro Gonzalez Inarritu. Oggi il film esce in Italia in 500 copie.
Il film racconta l'epopea di Hugh Glass, un cacciatore di pellicce americano della prima metà dell'Ottocento. La sua avventura aveva già ispirato un film nel 1971 Uomo bianco, va' col tuo dio! con John Huston e Richard Harris, ma il regista tre volte premio Oscar (per sceneggiatura, regia e produzione di Birdman) ha impresso a questa storia western un taglio molto diverso che coniuga un grande affresco per immagini (il direttore della fotografia ha lavorato soltanto con luce naturale e gli interventi di effetti speciali e computer grafica sono stati ridotti al minimo) con una profonda indagine psicologica. "Quando ho progettato Revenant l'idea era quella di far entrare lo spettatore in una sorta di soggettività - ha detto il regista -  Unire il film ed il documentario come se fosse presente nel momento specifico in cui si svolge la scena. Ho visto un titolo di un giornale a riguardo che parlava di 'National Leografic'", dice con il sorriso ma allo stesso tempo facendo capire di aver apprezzato l'idea.

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