Nessuno spettacolo alla Donald Trump. Nel dibattito tv tra i candidati democratici che si è tenuto a Charleston, South Carolina, tra Bernie Sanders e Hillary Clinton, due settimane prima che abbiano inizio (in Iowa) le primarie per la scelta del prossimo
presidente, non ci sono state particolari scintille.
Di sicuro tra i passaggi più particolari quello il cui Hillary si esprime sul ruolo che affiderà al marito Bill se lei sarà eletta presidente: “Comincerà a darmi consigli dal tavolo di cucina, poi vedrò se andremo oltre…”
C’è da dire però che la Clinton è riuscita a mettere in difficoltà Sanders per le scelte fatte in passato sulle proposte di leggi contro le armi. “Da senatore – accusa la Clinton – lei ha votato contro la proposta di legge che avrebbe permesso di processare per le stragi di armi da fuoco i fabbricanti di pistole e fucili”.
Di contro Sanders promette rivoluzioni e accusa l’avversaria sui finanziamenti ricevuti da Wall Street, “inclusi 60.000 dollari di onorari per conferenze dalla Goldman Sachs”. Tutto sommato tra i due si svolge però un dibattito civile in cui entrambi hanno sostanzialmente confermato le proprie posizioni: la Clinton in testa nei sondaggi nazionali, ma Sanders risulta molto pericoloso in Iowa e New Hampshire.
Altro punto in cui spiccano divergenze: la riforma sanitaria di Obama. Secondo Sanders l’Obama-care troppo costosa e andrebbe modificato. “Abbiamo la sanità più costosa del mondo – denuncia Sanders – spendiamo il 50% in più della Francia e 29 milioni di americani restano tuttora privi di assistenza”. Hillary che da first lady tentò di far passare al Congresso la stessa posizione non rinnega ma spiega che ora strategicamente sarebbe sbagliato. Insomma difende l’Obama-care e propone di partire da quella riforma per migliorarla.
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