martedì 19 gennaio 2016

Il cioccolato fondente aiuta chi è a dieta

Il cioccolato è il dolce che mette d’accordo la maggior parte dei golosi, ma è anche un alimento prezioso se c’è l’esigenza di smaltire qualche chilo. Sì, perché il cioccolato, che si ottiene dal burro del cacao e dalla polvere tostata
dei suoi semi, è una vera miniera di antiossidanti e polifenoli. Ovviamente si deve trattare di cioccolato di qualitàcon un’elevata percentuale di cacao e poco zucchero, che apporta anche proteine, lipidi, carboidrati, minerali e vitamine. Se consumato in piccole dosi (non più di 4 quadratini di tavoletta al giorno), mai da solo e mai a digiuno (altrimenti alza la glicemia), il cioccolato ci fornisce la giusta carica per mantenere alto il metabolismo per tutta la giornata.

Il cioccolato non è solo un alimento energizzante: grazie ai suoi principi attivi fa bene al cuore, alla circolazione e al cervello, e aiuta a combattere ristagni, flaccidità e fame nervosa. Tra i suoi principi attivi ci sono anche caffeina, tiramina, theobromina, serotonina, feniletilammina. La theobromina, in particolare, è un buon tonico cardiaco, stimola la vasodilatazione delle coronarie e ha un’azione diuretica; la serotonina, liberando le endorfine, migliora l’umore ed è utile nei momenti di tristezza e nelle sindromi premestruali che ci spingono a ricercare i dolci, mentre la feniletilammina è un sedativo rilassante naturale che fa dimenticare la fame...Il cioccolato fa bene anche al cuore e al cervello

Il miglior cioccolato è sempre quello “amaro”

Fra le sostanze contenute nel cioccolato, una delle più importanti è l’epicatechina che, favorendo l’afflusso del sangue al cervello, agisce sulla memoria e la concentrazione e contribuisce a tener lontana la fame nervosa. L’epicatechina si trova solo nel cacao amaro, ovvero nel cioccolato fondente; nel cioccolato dolce (al latte) questa sostanza viene eliminata, così come nel cioccolato bianco, dove non c’è traccia di polvere di cacao. Un’altra sostanza antiossidante è la procianidina che ha un’azione protettiva sulle cellule e contribuisce a conservare tonici e sodi i tessuti. Ma non è tutto. Perché i principi attivi del cacao, in concorso con l’azione dell’acido stearatico, contenuto nel burro di cacao hanno un effetto antinfiammatorio, aumentano il colesterolo buono (HDL), riducono quello cattivo (LDL) e i trigliceridi.

Non assumerlo a stomaco vuoto io tardi la sera

Il momento migliore per consumare il cioccolato è a metà mattina o a metà pomeriggio,quando il metabolismo è ancora abbastanza attivo per bruciare le calorie introdotte col dolce. Ne basta un assaggio (10 g), che andrà sempre accompagnato con frutta, semi oleosi o cereali grezzi. È meglio preferire il fondente, magari aromatizzato al ginseng (o al peperoncino) che scioglie i depositi adiposi e conferisce un immediato senso di sazietà.

Sceglilo con almeno il 45% di cacao

Il cioccolato di qualità è preparato da polvere secca di cacao bio (fino al 70%), burro di cacao (circa 20%) e zucchero grezzo di canna. Talvolta viene aggiunto un aroma naturale, come la vanillina. In etichetta non dovrebbero comparire additivi, aromi né grassi aggiunti. Tra le varietà di fondente, l’extra è quello che contiene almeno il 45% di polvere di cacao e almeno il 28% di burro di cacao. Il cioccolato più ricco di flavonoidi è l’extra bitter che contiene il 70-80% di cacao. Possiede inoltre più fibra rispetto a quello al latte, e ha meno grassi. Bisogna dunque leggere sempre con attenzione gli ingredienti indicati sulle confezioni. Nel cioccolato scadente vengono aggiunti aromi e additivi e, al posto del burro di cacao, sostanze grasse di dubbia provenienza. Il cioccolato preparato con margarine o, in sostituzione dello zucchero, con edulcoranti artificiali, è da evitare. La margarina è un grasso idrogenato e sarebbe consigliabile non consumarne dosi troppo consistenti.

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