La Bei, la Banca europea per gli investimenti, sta valutando il progetto per il Parco della Salute e la Compagnia di San Paolo è il primo finanziatore ufficiale.
Sul polo sanitario sul quale ha scommesso sulla credibilità politica della sua giunta, Sergio Chiamparino accelera e ieri ha lanciato un invito pubblico c promettendo che la Fondazione bancaria sarà coinvolta sin dalla fase della programmazione. Il presidente Luca Remmert lo ha accolto. Pochi minuti per
chiudere un patto che dovrà valere anche quando per la Compagnia arriverà il ricambio al vertice. «La Compagnia non potrà non partecipare al più importante progetto per il Piemonte degli ultimi anni», è il pungolo del presidente della Regione nell’aula delle Molinette, dove si raccontano le meraviglie della Tac di ultima generazione che solo il contributo dei privati della Compagnia ha permesso di acquistare. Remmert dà una risposta positiva, ma marca le condizioni: «Tempi veloci e progetti ambiziosi di grande respiro», dice citando ad esempio operazioni considerate sfortunate come il Centro Grandi ustionati, per il quale i lavori sono stati fermi quattro anni: «Noi abbiamo bisogno che dal tempo della programmazione alla realizzazione i tempi siano rapidi, altrimenti è molto più proficuo che i finanziamenti vadano altrove. E abbiamo bisogno che l’Università faccia la sua parte», è l’appello del presidente della Compagnia. Pronto a sottolineare la sintonia con il direttore della Scuola di medicina Ezio Ghigo, senza però nascondere le difficoltà di condivisione degli obiettivi avute negli ultimi tempi con l’Ateneo .
Sul progetto Parco della Salute la sinergia sarà essenziale L’assessore Antonio Saitta aggiunge un dettaglio: «La Compagnia potrà intervenire sul finanziamento relativo alla parte universitaria, spiega. E chiarisce: «Vogliamo far partire un unico bando sulla parte sanitaria e della ricerca e contemporaneamente sulla didattica». Dopo aver valutato più ipotesi, la decisione è presa: «Sarà l’azienda Città della Salute la stazione appaltante che dovrà occuparsi del bando». Il direttore della scuola di medicina Ezio Ghigo insiste sulla completezza del progetto: «Più sarà ambizioso maggiori chanche si avranno di farne un polo di attrazione anche per l’industria».
Nessun commento:
Posta un commento