mercoledì 20 gennaio 2016

Puglia, colorante proibito nel pane nero al carbone vegetale

Producevano e commercializzavano "pane, focaccia e bruschette al carbone vegetale" 12 panificatori che sono stati denunciati dagli agenti della Forestale del comando regionale per la Puglia con le accuse di frode nell'esercizio del commercio e produzione di alimenti trattati in modo da variarne la
composizione naturale con aggiunta di additivi chimici non autorizzati dalla legge.

La preparazione dei prodotti da forno sequestrati avveniva attraverso l'aggiunta del colorante E153 carbone vegetale alle ricette classiche del pane e della focaccia: un procedimento vietato dalla legislazione nazionale e da quella europea. Tali normative non consentono l'utilizzo di alcun colorante sia nella produzione di pane e prodotti simili sia negli ingredienti utilizzati per prepararli: acqua, farina, sale, zucchero, burro e latte.
I prodotti sequestrati venivano reclamizzati esaltandone la digeribilità per la loro presunta capacità assorbente che costituirebbe un ausilio per i disturbi gastrointestinali. Così è scattata le denuncia per i titolari di 12 panifici tra Bari, Andria, Barletta, Foggia, Taranto e Brindisi. Gli investigatori della Forestale stanno vagliando la regolarità di altri prodotti alimentari che contengono lo stesso tipo di additivo.

L'operazione "conferma la necessità di fare chiarezza sull'utilizzo diffuso di un colorante, l'E153, in apparente contrasto con la normativa che prevede espressamente che per il pane e i prodotti simili l'uso di coloranti è vietato", fa sapere la Coldiretti. Il prodotto nel mirino dell'inchiesta pugliese, si legge in una nota, "ha avuto in italia una rapida diffusione tra fornai e ristoranti per confezionare gli hamburger o addirittura fare la pizza o cornetti per colazione. Il colore non dipende dall'uso di farine integrali e nemmeno da coloranti naturali come il nero di seppia, dunque, ma dal carbone vegetale, che è una sostanza classificata come additivo".

E gruppo di deputati del Pd ha presentato un'interrogazione, con risposta in commissione, ai ministeri della Salute e delle Politiche agricole e forestali. "Il pane nero e gli impasti di questo genere - fa sapere in una nota la deputata Liliana Ventricelli - sono diventati in breve tempo molto diffusi e di largo utilizzo comune, pubblicizzati per le loro presunte proprietà digestive. L'operazione del Corpo forestale impone la massima attenzione. Per questa ragione chiediamo ai ministri Beatrice Lorenzin e Maurizio Martina se siano informati in ordine a questi fatti, se risultino avviate indagini ministeriali, e se non intendano verificare la sussistenza di responsabilità in relazione ad ipotesi di omissione di atti di controllo a tutela dei cittadini. Inoltre - conclude Ventricelli - ho chiesto quali misure intendano mettere in campo per contrastare tali fenomeni e informare i consumatori e se sussistano pericoli per la salute".

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