venerdì 22 gennaio 2016

Stephen Hawking: "La razza umana per sopravvivere dovrà abbandonare la Terra"

"Sento il dovere di informare la gente riguardo alla scienza". Stephen Hawking, 73 anni, nonostante la malattia degenerativa che lo ha reso paralitico è più lucido che mai. In una lunga intervista rilasciata al giornale spagnolo El Pais a Tenerife in occasione della presentazione della terza edizione del
festival scientifico Starmus, il fisico ha toccato diversi temi: dalla necessità di conquistare lo spazio affinché la specie umana sopravviva fino al pericolo rappresentato dallo sviluppo dell'intelligenza artificiale e al futuro dei giovani scienziati. Lo speciale sintetizzatore vocale posizionato all'altezza delle guance gli permette di parlare, seppure con lentezza e difficoltà.
Hawking ha anticipato che, dopo "La teoria del tutto", il suo prossimo libro potrebbe parlare del fatto che sia sopravvissuto così a lungo contro ogni prognostico e ha rivelato che un suo sogno è viaggiare nello spazio con la Virgin Galactic. La conversazione si è quindi spostata sul tema del futuro dei giovani scienziati, che secondo il 73enne si trova negli Stati Uniti, e su quello della conoscenza scientifica.
La scienza e la tecnologia stanno cambiando drasticamente il mondo ed è fondamentale assicurarsi che questi cambiamenti avvengano nella direzione corretta. In una società democratica ciò significa che tutti dobbiamo avere una conoscenza basilare della scienza, in modo da potere prendere le nostre decisioni con cognizione di causa senza lasciarle in mano agli esperti.
Un'altra questione dibattuta è stata quella degli extraterrestri, che a detta del fisico rappresentano una minaccia concreta. "Se gli alieni ci faranno visita, il risultato sarà molto simile a quello che è successo quando Cristoforo Colombo ha scoperto l'America: non è stata una gran cosa per gli indigeni americani", afferma Hawking. "La sfida reale è scoprire come potrebbero essere". In ogni caso, lo scienziato sostiene che la razza umana per sopravvivere dovrà trovare un nuovo luogo dove abitare e sottolinea l'importanza dei voli spaziali. "Il rischio che un disastro distrugga la Terra è sempre maggiore".
Non sono però i buchi neri a preoccuparlo. "Venire risucchiati da un buco nero è come precipitare nelle cascate del Niagara in canoa: se remi abbastanza rapidamente puoi scappare", spiega. "I buchi neri sono il migliore sistema di riciclaggio: ciò che esce è ciò che è entrato, ma dopo avere subito un particolare processo". Quello che al giorno d'oggi desta grande preoccupazione è invece l'intelligenza artificiale. "L'importante è assicurarsi che, quando i computer supereranno gli esseri umani, gli obiettivi dei primi e dei secondi coincidano".


I giornalisti gli hanno poi domandato la sua opinione sulla religione. "Per spiegare l'origine dell'universo basta la scienza, non serve Dio", asserisce lo scienziato. Hawking ha infine parlato di che cosa significa essere disabili. "Bisogna concentrarsi su quelle cose per cui la disabilità non rappresenta un ostacolo ed evitare di lamentarsi di ciò che non si riesce a fare".

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