Il sottile fusto arancione della cuscuta, una genere comune di pianta parassita, spunta dal terreno con fare apparentemente innocuo. In realtà sta già annusando le tracce chimiche della
prossima preda: dopo averla individuata, si avvolge attorno al suo fusto per succhiarne la linfa, abbandonando il contatto col terreno per nutrirsi esclusivamente della vittima, come un vampiro.
Da una sola pianta ospite, e grazie a sottili strutture chiamate austori, raggiunge rapidamente lo stelo di decine, persino centinaia di altri vegetali, non necessariamente della stessa specie.
Questo meccanismo che la cuscuta usa per massimizzare la linfa sottratta, ha però un risvolto negativo. Le spire a forma di spaghetti dell'infestante finiscono per mettere in comunicazione chimica le piante ospiti, che si possono così scambiare informazioni sulla "nemica" e scatenare contro di essa una difesa coordinata.

Nessun commento:
Posta un commento