giovedì 19 aprile 2018

Cani (e altri animali) non prevedono i terremoti

Accade fin dall'antichità: dopo un terremoto c'è sempre qualcuno che riferisce di aver osservato animali (gatti, cani, ma anche mucche!) comportarsi in modo strano prima della scossa. Ma una simile ipotesi può avere una validità
scientifica? Secondo un'analisi rigorosa del fenomeno, i cui risultati sono stati pubblicati su Bulletin of the Seismological Society of America, la risposta sarebbe negativa. Quelle che vengono presentate come "prove" sarebbero, in realtà, sporadiche osservazioni, aneddoti e nulla più.

3 TERREMOTI SU TUTTI. I ricercatori che hanno condotto lo studio, Heiko Woith e i suoi colleghi del GFZ German Research Center for Geosciences, hanno intervistato un campione di persone che, in occasione di terremoti diversi, avevano riferito di strani comportamenti negli animali nelle ore che hanno preceduto la scossa. Hanno posto una serie di domande del tipo: a che distanza  si trovavano dall’epicentro del sisma? Non avevano mai osservato simili comportamenti prima o dopo il terremoto? Gli animali erano sani?

Non solo cani e gatti avrebbero dato segni dell'arrivo di un sisma, ma anche animali non domestici come gli elefanti | SHUTTERSTOCK
In particolare, sono state esaminate 729 segnalazioni di (presunti) comportamenti anomali, relativi a 160 terremoti, anche se le attenzioni si sono concentrate maggiormente sui fatti relativi a tre di essi: il terremoto di Darfield del 2010 in Nuova Zelanda, quello di Nagano-ken Seibu del 1984 in Giappone e il sisma del 2009 a L'Aquila in Italia. «Esistono molti documenti che descrivono di comportamenti inusuali di animali all’approssimarsi di un sisma, ma questa è la prima volta che vengono esaminati in modo statistico, per analizzare quanto viene raccontato», ha riferito Woith, il quale non si è limitato agli animali domestici, ma ha analizzato casi dove i protagonisti erano elefanti o addirittura di bachi da seta!

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