sabato 21 aprile 2018

Il corpo dei nomadi del mare si è geneticamente adattato alle immersioni

L'etnia Bajau, una popolazione del Sudest asiatico che da secoli vive delle risorse di un tratto di oceano compreso tra Filippine, Malesia e Indonesia, è nota per la
capacità di immergersi a decine di metri di profondità senza i convenzionali ausili da sub, con una sola boccata di fiato, rudimentali pesi e occhialini di legno. Ma se questa abilità funzionale alla pesca è conosciuta da tempo, meno chiaro era se fosse il risultato di esercizio ed esperienza, o di precisi adattamenti genetici.

Ora uno studio pubblicato su Cell fa propendere per questa seconda ipotesi: nel tempo, la selezione naturale ha favorito in questa popolazione la diffusione di certe varianti genetiche connesse a specifiche modificazioni dell'organismo, che sembrano funzionali alle capacità di immersione.

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