martedì 10 aprile 2018

La storia e la scienza dell'omeopatia

La storia dell’omeopatia ha ormai 200 anni e l’ultimo capitolo l’ha scritto per ora l’Australian National Health and Medical Research Council (NHMRC), il più importante istituto australiano di ricerca medica.
NHMRC nel 2015 ha realizzato la più completa analisi scientifica di circa 1.800 ricerche sull’omeopatia e ha concluso che non esistono patologie per le quali sia provata l'efficacia reale dell'omeopatia. Coloro che la scelgono mettono a rischio la propria salute se rifiutano o rimandano trattamenti che invece hanno dato prova scientifica di essere salutari ed efficaci.

Non è la prima volta che la scienza ufficiale smonta l’omeopatia. Era già successo nel 2002, nel 2010 e nel 2014

LA STORIA DELL’OMEOPATIA. La pubblicazione di NHMRC non convincerà probabilmente chi crede nell’omeopatia, sviluppata alla fine del ’700 da un medico tedesco, Samuel Hahnemann. Allora la medicina tradizionale non sapeva diagnosticare le malattie; si limitava a curare i sintomi con “terapie” spesso più letali dei malanni, soprattutto salassi e clisteri.Tanto letali che nel 1860, in una riunione fra colleghi, Oliver Wendell Holmes, dell’Università Harvard di Boston, aveva affermato: «Sono fermamente convinto che se l’intera materia medica attualmente usata potesse essere gettata in fondo al mare, sarebbe tanto di guadagnato per l’umanità, e... tanto peggio per i pesci».

In questo panorama la cura di Hahnemann era un passo avanti: anche se non guariva, almeno non faceva danni. E infatti alcuni studi epidemiologici sulle epidemie del passato hanno dimostrato che la terapia di Hahnemann salvava più malati della terapia tradizionale.

Dal fiore allo scaffale della farmacia. Le sostanze di partenza usate in omeopatia sono vegetali, animali e sostanze chimiche. Vegetali, animali e sostanze chimiche solubili sono messi in soluzione d’acqua e alcol per estrarne i principi attivi (tintura madre), mentre le sostanze chimiche insolubili vengono triturate. Poi vengono diluite e col liquido ottenuto si impregnano granuli di supporto inerte fatti di zucchero e lattosio

COME FUNZIONA L’OMEOPATIA. Hahnemann si era convinto che la stessa sostanza che nelle persone sane e ad alte dosi causa una malattia, a dosaggi infinitesimali nei malati la potesse curare. La diluizione secondo Hahnemann rendeva infatti più potenti le pozioni, che venivano ulteriormente potenziate da ripetute percussioni verticali sulla Bibbia. I suoi rimedi conservano i nomi latini originali: Mephitis putorius è l’estratto di ghiandola anale di puzzola, ed è usato contro la tosse asinina; Pediculus capitis, il pidocchio dei capelli, cura psoriasi, prurito ed eruzione alle mani; Pulex irritans, il pidocchio del corpo, è consigliato per i dolori mestruali. Ma niente paura: neppure le tecniche di analisi più sofisticate scoverebbero traccia delle proteine della puzzola o del pidocchio nei preparati omeopatici.

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