giovedì 17 maggio 2018

Aumentano i CFC in atmosfera: si allarga il buco nell'ozono

Da alcuni anni non si parlava più di buco nell'ozono sopra l'Antartide, perché, in base ai dati, risultava che si stesse "chiudendo", ma in realtà la situazione
potrebbe non essere così rosea. Ricercatori del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) hanno rilevato un inaspettato e costante aumento di CFC-11, una formulazione di clorofluorocarburi, composti chimici che distruggono l'ozono.

Nel 1987 il protocollo di Montreal, a cui avevano aderito quasi tutti i Paesi del mondo, aveva imposto una progressiva riduzione nella produzione e nell'utilizzo di tutte le sostanze che minacciano lo strato di ozono, e in particolare dei CFC. I Paesi aderenti hanno rispettato il trattato e il CFC-11, comunemente usato nei refrigeranti, negli spray per aerosol e nella produzione di alcune sostanze plastiche è stato progressivamente sostituito con altri prodotti chimici.

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