venerdì 4 maggio 2018

Batteri: una popolazione che si avvelena fino a estinguersi

Una popolazione di organismi viventi ha messo in scena, sotto i vetrini di un laboratorio, l'eterno conflitto che anima anche le nostre vite: meglio optare per un
beneficio immediato e sicuro, o rinunciarvi per il bene comune? I batteri del suolo del gruppo Paenibacillus, lasciati liberi di scegliere, fanno un po' come noi: scelgono il tutto-e-subito, e finiscono per avvelenare il loro stesso habitat.

Un gruppo di scienziati del Massachusetts Institute of Technology ha scoperto che, quando si somministra a questi microbi un mix di glucosio e altri nutrienti, e li si lascia crescere in libertà, la popolazione finisce per inquinare il mezzo (l'habitat) in cui si trova in modo così rapido e massiccio, che si estingue completamente: un suicidio ecologico che nel giro di 24 ore non lascia più alcuna cellula viva.

Una colonia di batteri del genere Paenibacillus. | WIKIMEDIA COMMONS
AUTODISTRUZIONEIl problema, come si legge nell'articolo pubblicato su Nature Ecology and Evolution, non è l'esaurimento di risorse - il cibo rimane, e in abbondanza - ma l'abbondanza di sottoprodotti acidi emessi dai batteri "a pancia piena". Queste sostanze abbassano drammaticamente il pH del mezzo di coltura, finché si trasforma in un ambiente invivibile.

MAL COMUNE... E non sono solo i Paenibacillus a essere particolarmente ottusi. Un quarto dei batteri del suolo studiati dai ricercatori, a parità di condizioni, farebbe la stessa fine. Il fatto che in natura ciò di solito non si verifichi, perché qualche variabile frena questa spirale di morte, è legato al fatto che il suolo è un elemento incredibilmente complesso, in cui un'enorme quantità di specie viventi compete per le risorse, contribuendo a una sorta di equilibrio: per esempio, per tornare al pH, alcune popolazioni lo acidificano, altre lo rendono basico.

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