La Food and Drug Administration (FDA) americana ha dato il via libera alla commercializzazione di un farmaco per la prevenzione dell'emicrania, che dovrebbe cioè ridurne l'insorgenza anziché
soltanto lenirne i sintomi dopo la comparsa.
L'Aimovig, prodotto dalle aziende Amgen e Novartis, è un'iniezione mensile che si somministra con una "penna" simile alla siringa da insulina, con un costo annuale di 6.900 dollari (circa 5.860 euro): sufficiente a far venire il mal di testa a chi, negli Stati Uniti, non sia coperto da assicurazione. È stato sviluppato per quei pazienti - il 2% della popolazione mondiale - che soffre di emicrania cronica, con attacchi più frequenti di uno ogni tre giorni, e per i quali il mal di testa è una condizione debilitante.
Un dossier sul principio attivo del farmaco, l'Erenumab, è al momento allo studio dell'Agenzia Europea del Farmaco: se fosse approvato, il costo finale dipenderebbe dai negoziati tra la Amgen e i vari servizi sanitari nazionali.
COME FUNZIONA. L'emicrania si accompagna spesso a nausea, vomito, sensibilità alla luce, agli odori e ai suoni, difficoltà nell'eloquio. Finora, i farmaci usati per prevenire questa condizione erano indirizzati ad altri problemi, come la pressione alta, e comportavano effetti collaterali a volte peggiori del mal di testa stesso.
L'Aimovig blocca l'azione di molecola, un frammento proteico chiamato CGRP (peptide correlato al gene della calcitonina) che trasmette i segnali dolorosi dell'emicrania tra i nervi e dilata i vasi sanguigni. Anche se il frammento proteico è uno dei principali indiziati nell'innescare gli attacchi, non è ancora del tutto chiaro come agisca. Un'ipotesi è che aumentati livelli di CGRP rendano il nervo trigemino (il quinto nervo cranico) ultrasensibile a segnali che di norma sarebbero innocui, stimolando l'infiammazione e di conseguenza il dolore.
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