martedì 22 maggio 2018

La medusa-sacchetto di plastica

Elusiva di nome e di fatto, la Deepstaria enigmatica - una medusa descritta per la prima volta nel 1967, e chiamata così in onore del Deepstar 4000, il sommergibile dell'oceanografo Jacques Cousteau - ha concesso solo rare apparizioni, negli ultimi decenni.
Lo scorso novembre una spedizione di ricerca del NOAA è riuscita a filmare la strana creatura, priva di tentacoli e molto simile a un sacchetto di plastica, quando fluttua nelle profondità oceaniche, al largo della costa dell'isola di San Benedicto, una remota striscia di terra vulcanica nel Pacifico.

I dettagli dell'incontro sono stati ora pubblicati sulla rivista American Museum Novitates: per la prima volta è stato possibile capire come si sposta, come si nutre e a quale profondità vive questo animale, in apparenza così fragile ed etereo.

SCONTRO CASUALE. L'esemplare di Deepstaria enigmatica è stato filmato dal sottomarino di ricerca Hercules alla profondità di 974 metri, nell'oscurità totale della zona afotica, dove la luce solare non arriva. L'animale è passato accanto al ROV, un veicolo comandato da remoto, che l'ha esaminato da vicino con una fotocamera ultrasensibile, protetta da un involucro di vetro.

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Un dettaglio dell'ombrello della medusa. | GRUBER ET AL./AMERICAN MUSEUM NOVITATES

BORSA ASSASSINA. Finché non la si osserva da vicino, la Deepstaria somiglia a una delle tante buste della spesa che arrivano fino al mare, dove si aggregano in grandi isole e soffocano ogni forma di vita. Questa però è una medusa: come si nutre, senza tentacoli? Gli scienziati sospettano che l'ombrello dell'animale, che si estende anche per un metro di lunghezza, catturi le prede in movimento - che la medusa attende con pazienza, proprio come qualunque predatore in agguato.

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