Miliardi di persone si nutrono regolarmente di insetti: seguono di fatto le orme del più antico antenato di tutti i mammiferi, che mangiava artropodi quando i dinosauri esaurivano il resto delle risorse - animali e vegetali.
I geni che codificano per gli enzimi che permettevano al nostro comune antenato di digerire la chitina, il principale componente del rigido esoscheletro che protegge gli insetti, sono infatti ancora presenti nel DNA di quasi tutti i mammiferi. Anche quelli che - come tigri, o foche - non sfiorerebbero mai un insetto, conservano nel loro genoma frammenti non funzionali di questi geni, che tradiscono le preferenze alimentari del loro (e nostro) lontanissimo precursore.
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