Libri, film, racconti popolari, documentari, fotografie... Se mettessimo in colonna tutto ciò che riguarda Nessie, il mostro di Loch Ness, avremmo una pila di
centinaia di metri! Senza tuttavia trovare una sola prova certa del mostro o della sua discendenza, che sarebbe ormai secolare: il primo "avvistamento" risale infatti al 566 d.C.
Alcune fotografie, quelle riuscite meglio di altre, che mostrano un "collo-lungo" nelle acque del lago scozzese, sottoposte ad attente analisi sono poi risultate artefatte. Insomma nulla di nulla, se non la leggenda che ancora tiene in vita il dinosauro perduto.
LA RISPOSTA DALL'ACQUA. Per cercare la verità definitiva su Nessie è però iniziata una nuova campagna di ricerca. Un gruppo di scienziati di varie nazionalità, guidato da Neil Gemmell (università di Otago, Nuova Zelanda), si trova in questo periodo a Loch Ness, armata di strumenti risolutivi: una batteria di piccoli contenitori di plastica.
Lì dentro finiranno campioni di acqua presi in diversi punti del lago e a varie profondità: lo scopo è di raccogliere un gran numero di elementi organici dispersi nelle acque e da questi estrarre il DNA, per confrontarlo poi con un database di sequenze di DNA di organismi noti e verificare se c'è qualcosa di così anomalo da riportare a un "dinosauro", a Nessie.
Nessun commento:
Posta un commento