Una nuova tecnologia sviluppata dai ricercatori della Stanford University di Palo Alto, in California, potrebbe permettere la realizzazione di una nuova generazione di protesi dotate di senso del tatto.
Zhean Bao e i suoi colleghi hanno messo a punto un sistema di nervi artificiali che sono, oltre che sensibili al tocco, capaci anche di elaborare le informazioni rilevate e comunicarle al sistema nervoso umano.BIOELETTRONICA. Il nervo sintetico è stato realizzato con materiali flessibili di derivazione biologica ed è formato da tre componenti. La parte più esterna, quella che entra in contatto con l’ambiente, è costituita da decine di piccoli sensori di pressione. Una volta premuti, generano un segnale elettrico e lo inviano ad un oscillatore.
Questo secondo componente raccoglie i segnali emessi dai vari sensori e li trasforma in una sequenza di impulsi che vengono a loro volta trasmessi a un transistor sinaptico. Qui i segnali vengono elaborati e codificati in schemi "leggibili" dal nostro sistema nervoso.
Questa tecnologia ha permesso a Bao di costruire un tessuto sensibile in grado di percepire il passaggio di un filo metallico in diverse direzioni, ma anche di identificare i caratteri Braille per non vedenti.
Questa tecnologia ha permesso a Bao di costruire un tessuto sensibile in grado di percepire il passaggio di un filo metallico in diverse direzioni, ma anche di identificare i caratteri Braille per non vedenti.
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