martedì 2 ottobre 2018

Chi fu davvero Vercingetorige?

Per conquistare la Spagna, Roma impiegò secoli. Per la Giudea quasi 200 anni. La Germania non l’ha mai conquistata, la Dacia (nei Balcani) la perse in poco tempo. La Gallia, invece, cadde in soli otto anni, quelli del proconsolato di Giulio
Cesare, a metà del I secolo a.C. Eppure, quegli otto anni furono lunghissimi per gli abitanti di quei territori, determinati a rifiutare il dominio romano.
Vercingetorige
Particolare di una statua dedicata a Vercingetorige ad Alesia (Francia). | JOCHEN JAHNKEN/WIKIMEDIA
LA RESISTENZA. A guidare la resistenza fu Vercingetorige. Prima di lui la Gallia non era mai stata unita. Le singole tribù erano perennemente in contrasto tra loro.  Vercingetorige fu il primo a dare unità ai galli (poi si dovranno aspettare i franchi di Clodoveo - cinque secoli dopo - e la dinastia merovingia per vedere la futura Francia unita sotto un’unica corona).

Vercingetorige aveva militato nell’esercito romano come ausiliario. Un cronista di molto posteriore, Cassio Dione (III secolo d.C.), si spinse a dire che fosse amico personale di Cesare. A partire da questa indiscrezione c’è chi ha supposto che il capo gallico fosse addirittura un agente di Cesare, che lo avrebbe incaricato di scatenare la rivolta per permettergli di consolidare il proprio potere.

Vercingetorige
Per saperne di più: I Galli di Vercingetorige, di Andrea Frediani, su Focus Storia 81 (luglio 2013).
LA RIVOLTA! Quel che è certo è che cominciò tutto a Cenabum, dove in pieno inverno i carnuti (popolo celtico stanziato tra la Senna e la Loira) compirono un massacro di funzionari e commercianti romani. L’azione riaccese ovunque il nazionalismo gallico e ci furono sollevazioni in serie, alle quali mancava solo una guida comune per sfociare in rivolta generale.

L’uomo che i galli aspettavano si trovava tra gli arverni, uno dei popoli più potenti della Gallia, stanziato nella regione dell’Auvergne (Francia centrale): era Vercingetorige, spirito incendiario e animo fiero.

Per prima cosa arruolò nelle campagne i poveri e i disperati. Messo insieme questo nucleo, convinse chiunque incontrava a passare dalla sua parte, a prendere le armi per la libertà comune. In breve tempo legò a sé i senoni, i parisi, i pittoni, i cadurci, i turoni, gli aulerci, i lemovici, gli andi e altre tribù che abitano lungo la costa dell’oceano. A uno zelo grandissimo accompagnava una grandissima severità nell’esercizio del potere: bruciava vivo chi cospirava contro di lui e tagliava orecchie e cavava occhi agli insubordinati.

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