lunedì 13 giugno 2016

Cani trasformati in panda

Sono diventati ormai una celebrità internazionale i tre cani di razza Chow Chow di Meng Jiang, una donna originaria di Singapore che vive oggi a Londra. La fama è dovuta al fatto che Toudou (Patata), Yumi (Mais) and DouDou (Fagiolo) vengono quotidianamente truccati per assomigliare a dei panda: ai cani, bianchi di
natura, è applicata della tintura nera sul corpo, orecchie e intorno agli occhi.
Ovviamente la proprietaria (così come suo marita) è convinta che in questo modo diventino carinissimi, ed è con questo spirito che ha anche condiviso su Facebook le foto degli animali: sfortunatamente per lei, le reazioni non sono state quelle che si aspettava, o almeno non tutte. Più di qualcuno ha accusato la donna di praticare una forma di crudeltà sugli animali con questa pratica “innaturale”.
Dal canto suo, la donna e suo marito si difendono, spiegando che avevano provato solo con un cane, e quando hanno visto che questo era contento e che gli altri due erano invidiosi, hanno iniziato a truccare tutti e tre gli animali. “Per le strade la gente va pazza di loro quando li vedono: credo che la scorsa settimana almeno 500 persone abbiano fatto loro foto, tanto che stavamo quasi pensando di fare venire la gente a casa nostra a fotografare i cani…”, racconta la donna, che respinge al mittente le accuse e contrattacca accusando i detrattori di essere dei “giustizieri da tastiera”, e sottolineando di avere lavorato per 10 anni come estetista per animali, e di avere quindi l’esperienza per scegliere prodotti sani e soprattutto di sapere come applicarli senza fare danno ai cani, ad esempio curando di applicare la tintura attorno agli occhi con le dita e di rimuoverla solo strofinando e non lavandola via in modo che non rischi di entrare in contatto con gli occhi dell’animale.
Eppure le polemiche non si placano, tanto che è partita una indagine formale per maltrattamento dalla autorità veterinaria di Singapore, e la Società per la Lotta alla Crudeltà sugli Animali di Singapore ha stigmatizzato la pratica di tingere il pelo del cane, perché comporta potenziali rischi per gli animali senza avere nessun beneficio per loro.

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