venerdì 10 giugno 2016

La classifica del mare blu

ROMA - Sardegna e Puglia. Sono le fuoriclasse, le aree con le migliori performance in sostenibilità e tutela ambientale. Anche quest'anno la classifica del mare pulito messa a punto da Legambiente Touring Club conferma il primato di queste due regioni:
conquistano metà delle 5 vele marine (in tutto 19 località, più 7 lacustri) che figurano bell'edizione 2016 della Guida Blu. Ma, sparse per la penisola, ci sono molti Comuni che hanno tenuto alta la bandiera della qualità ambientale e della valorizzazione del territorio.

In cima all'elenco troviamo Domus de Maria (Cagliari) che conquista il primato grazie all'impegno per la tutela e la valorizzazione del paesaggio naturale e alla cura dedicata all'educazione ambientale e ai beni archeologici. Subito dopo Pollica (Salerno): la perla del Cilento il mare, oltre a tenerlo pulito, lo usa per produrre energia elettrica con un impianto sperimentale che utilizza il moto ondoso. E poi Castiglione della Pescaia (Grosseto), che difendendo la laguna è riuscita a richiamare anche il falco pescatore, tornato a nidificare in Maremma.

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La classifica prosegue con Posada (Nuoro), Santa Marina Salina (Messina),San Vito Lo Capo (Trapani), Vernazza (La Spezia), Maratea (Potenza),Capalbio (Grosseto), Otranto (Lecce), Polignano a Mare (Bari), Bosa(Oristano), Melendugno (Lecce), Camerota (Salerno), Baunei (Ogliastra),Isola del Giglio (Grosseto), Castro (Lecce) e Santa Teresa di Gallura(Sassari) - le new entry della classifica del mare più bello 2016 -  e Roccella Jonica (Reggio Calabria). La sezione dedicata al turismo sui laghi vede invece in testa il Trentino-Alto Adige con ben 3 su 7 delle 5 vele: Appiano(Bolzano) sul lago di Monticolo, Fiè allo Sciliar (Bolzano) e Molveno (Trento) vincitrice della classifica dei laghi.

"Le località che hanno conquistato le 5 vele sono quelle che si proiettano con più convinzione nello scenario del nuovo turismo che si profila", spiegaSebastiano Venneri, responsabile mare di Legambiente. "Gli esperti del settore considerano infatti il mare un segmento maturo; vuol dire che è un mercato turistico che in Italia non cresce più, semmai può fare un passo indietro. L'estate 2015 ha invece segnato il picco della domanda di turismo verde: quello che si gioca sui valori della natura, dell'autenticità, della cultura. Si è registrato un aumento del 5% del cicloturismo che ha raggiunto 13 milioni di pernottamenti. L'Italia deve correggere la rotta: siamo primi nella domanda estera degli over 45, ma i giovani cercano altro, soprattutto un ambiente autentico. C'è, bisogna valorizzarlo".
La classifica del mare blu: in testa Sardegna e Puglia

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