venerdì 19 agosto 2016

IL SEGRETO DEL BENESSERE

Fai un bel respiro e…via!
Inspirare ed espirare bene: in questo ritmo vitale si nasconde il segreto del benessere di tutto l’organismo. Impariamolo...
Respirare a pieni polmoni è la  prima cosa che facciamo quando veniamo al mondo ed è un atto così naturale, che non ci chiediamo nemmeno se lo stiamo compiendo in maniera corretta. Eppure circa il 90% della popolazione occidentale adulta respira in maniera limitata e inibita. Solo durante il sonno il nostro fisico ritrova un respiro profondo e rilassato, in grado di ossigenare e rigenerare
il corpo e la mente: lo stesso respiro che ha il bimbo piccolo, prima che le abitudini degli adulti arrivino a modificare la spontaneità dei suoi gesti. Vi sono poi occasioni particolari, in cui saper controllare il proprio respiro è fondamentale per superare il dolore, la fatica o l’ansia, come durante
un’attività sportiva, uno sforzo fisico, un momento emotivamente intenso, la gravidanza e  naturalmente il parto.

Una tecnica per controllare il tuo corpo
Esistono diverse discipline che insegnano a respirare correttamente, come, per esempio, lo yoga, il training autogeno, il rebirthing: spesso arrivano dall’oriente. L’obiettivo di tutte è far acquisire la piena consapevolezza del proprio corpo, fino al controllo delle attività spontanee come il respiro
e, in casi estremi, il battito cardiaco.


DALL’ORIENTE IL REBIRTHING

Il rebirthing, o breathwork counseling, che significa “terapia delle attività respiratorie”, è una disciplina di origine orientale, ma che è stata rivista e riadattata dagli occidentali, in base a ritmi di vita diversi e più frenetici.
- Il suo scopo non è insegnare a respirare ma far riscoprire gradualmente il ritmo naturale del proprio corpo. Con il rebirthing la respirazione diventa più ampia e l’organismo può incamerare
molto più ossigeno di quello che gli viene fornito abitualmente.
- Il tutto grazie a un’inspirazione profonda e rilassata, priva di sforzi fisici e tensioni. Anche l’espirazione avviene in maniera spontanea e l’aria fuoriesce dalla cassa toracica senza alcuna
necessità di spinte.
- Il principio-base di questa disciplina è il “respiro circolare”, effettuato con ritmo continuo, senza pause e apnee. Questo tipo di respirazione permette al corpo e alla mente di rigenerarsi,
rinnovarsi ed eliminare la maggior parte delle tossine, grazie al continuo apporto di nuovo ossigeno.
- Dopo aver imparato come controllare il respiro, è possibile modularlo in base alle proprie esigenze, modificandone l’intensità e la profondità senza correre il rischio di trovarsi in affanno o addirittura in apnea.
- Per imparare il rebirthing e tutte le attività che questa disciplina propone, è necessario sottoporsi ad alcune sedute con un istruttore, che possono svolgersi sia singolarmente sia in gruppo.
- Si può, comunque, provare a sperimentare il “respiro circolare” da soli, per ritrovare in pochi minuti il vigore e l’energia persi durante la giornata. Basta eseguire un ciclo di venti respirazioni in maniera circolare, cioè senza interruzioni. Ecco come fare: 
1. compiere quattro respirazioni normali complete (inspirare ed espirare);
2. subito dopo, eseguire una respirazione completa, quindi come le precedenti, ma più profonda;
3. ripetere questo ciclo di atti respiratori per quattro volte, fino a contare complessivamente un totale di venti respiri.


Ossigenarsi nei nove mesi e per favorire la nascita

- Imparare a respirare in questo modo è molto utile durante la gravidanza, quando il diaframma viene compresso dal pancione ed è più difficile lasciar scendere l’ossigeno nei polmoni.
- Durante la nascita, se non subentrano altre controindicazioni specifiche, può aiutare ad alleviare il dolore, a tenere sotto controllo l’agitazione e l’ansia e soprattutto a ossigenare in continuazione il bambino che sta compiendo un grande sforzo, per attraversare il canale del parto e venire alla luce.

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