La rete mobile del futuro nascerà anche grazie al contributo di Torino. Tim ha infatti scelto di insediare all'interno del suo TiLab di via Reiss Romoli il nuovo "Millimeter wave lab" (abbreviato in "mmW"), un centro ricerca specializzato nel progettare il sistema di comunicazione di quinta generazione, che dunque garantirà velocità di connessione
ancora più elevate di quelle attuali, fino a decine di gigabit al secondo.
Il laboratorio testerà e svilupperà le capacità delle nuove frequenze e dei sistemi delle antenne che verranno utilizzate per le future reti ultraveloci, basate appunto sulla diffusione di onde "millimetriche". Tim è il primo operatore privato in Europa che si dota di una struttura simile. Lo fa a Torino perché in città già oggi è concentrata la maggior parte delle sue competenze su questo tema, visto la grande mole di lavoro che i ricercatori dell'azienda hanno svolto per lo sviluppo delle attuali e delle passate generazioni di telefonia mobile.
A cosa servirà una rete "5G"? "Renderà possibile una nuova gamma di servizi e applicazioni e costituira un fattore abilitante per la digitalizzazione dell'economia, con particolare riferimento all'Internet delle cose e alle "industrie verticali", come i trasporti, la logistica, l'automotive, la salute, l'energia, i media, l'intrattenimento", spiega Gabriela Styf Sjoman, responsabile Engineering & TiLab di Tim.
Prima però c'è un passaggio fondamentale da fare: "Per diffondere tutte queste applicazioni - dice la responsabile dell'azienda di telecomunicazioni - occorre incrementare la capacità e le prestazioni del sistema mobile. L'impiego di frequenze elevate e di sistemi radianti innovativi costituisce uno dei principali elementi cocostitutivi del 5G. Il laboratorio inaugurato a Torino ci consentirà di comprendere e sperimentare queste tecnologie e di collaborare con partner internazionali per anticiparne la disponibilità".
Nessun commento:
Posta un commento