mercoledì 11 gennaio 2017

Perché con cani e bambini facciamo "quella" voce

Cani e bebé stimolano dolci epiteti e frasi semplici dalle note stridule: perché "lalliamo" e facciamo voci stupide quando ci rivolgiamo a loro?
 Uno studio dell'università di Lione a Saint Étienne, Francia, indaga proprio su questo modo di comunicare: i ricercatori hanno scoperto che i cuccioli
di cane sono molto attenti quando parliamo in questo modo, a differenza dei cani adulti. La speciale interazione, quindi, potrebbe servire a insegnare il significato di alcune parole ad ascoltatori (cani o bambini che siano) non in grado di parlare.

 LA PROVA DEL CUCCIOLO. In una prima fase dello studio, a 30 donne è stato chiesto di registrare frasi affettuose guardando foto di cani cuccioli, adulti e anziani, o di ripetere le stesse espressioni - come: "ciao, carino!" o "vieni qui, dolcezza" - ai ricercatori. Confrontando le frasi, si è visto che le donne usavano un tono più acuto e cantilenante quando si rivolgevano ai cani, indipendentemente dalla loro età. Nel parlare ai cuccioli, il tono di voce si è fatto ancora più stridulo, più acuto del 21% rispetto alla norma.

SENSIBILI. Le registrazioni sono state poi fatte ascoltare agli ospiti di un canile di New York, 10 cuccioli e 10 esemplari adulti. Nove cuccioli hanno reagito ai messaggi con grande entusiasmo, avvicinandosi alle casse in posa da gioco. I cani adulti e anziani sono rimasti invece indifferenti.

Nessun commento:

Posta un commento