lunedì 9 gennaio 2017

PIPISTRELLI

L'ecolocalizzazione - il sonar biologico usato dai pipistrelli - aiuta questi mammiferi volanti a rintracciare succulenti insetti, evitare gli ostacoli e gli scontri, al buio, con i loro simili. Ma quando si caccia in gruppo, come si fa a
distinguere l'eco del proprio richiamo da quelli dei compagni? Come riescono i pipistrelli a non confondersi?
SE PARLI TU, TACCIO IO. Semplice: hanno imparato a sopprimere momentaneamente i propri vocalizzi per non interferire con quelli altrui, come spiega uno studio della Texas A&M University. Quando i pipistrelli si trovano in un ambiente affollato, incrementano i propri richiami per farsi un'idea di dove si trovino gli ostacoli da evitare. Ma se il loro vocalizzo di ritorno si sovrappone a quello di un altro esemplare, iniziano a chiamare di meno: una mutua soppressione per evitare fastidiosi inconvenienti. 

SALA PROVE. I ricercatori sono giunti a questa conclusione coinvolgendo alcuni pipistrelli dalla coda libera messicani (Tadarida brasiliensis) in tre diversi esperimenti. Prima li hanno fatti volare in una stanza simile a uno studio di registrazione dove, dopo aver tracciato il loro vocalizo, hanno riprodotto attraverso gli altoparlanti i richiami di più esemplari. Più aumentavano i vocalizzi, più gli animali stavano in silenzio.

Un secondo test ha dimostrato che, più alto era il numero di richiami che risuonavano nella stanza, più i pipistrelli avevano difficoltà ad evitare ostacoli appesi nella stanza (piccoli sensori di movimento).

Infine, gli scienziati hanno affiancato ai pipistrelli veri un chirottero robotico: dapprima gli animali hanno intensificato le chiamate verso l'intruso, ma quando questo è stato fatto "parlare" in contemporanea ad essi, hanno iniziato a tacere per non sovrapporsi ai suoi richiami.

STRANE APPLICAZIONI. Il comportamento di soppressione è stato osservato in tutti gli esemplari, e sembra tipico della loro indole gregaria. Il suo funzionamento potrebbe servire anche in ambiti molto diversi: per esempio, per gestire ordinatamente le trasmissioni di più dispositivi su una stessa rete wireless.

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