mercoledì 22 febbraio 2017

I sostituti dello zucchero

I sostituti dello zucchero: pro e contro

L'uso dei dolcificanti come sostituzione dello zucchero è sempre molto dibattuto. Una nostra lettrice scrive: "Non riesco a rinunciare al cucchiaino di zucchero bianco nelle bevande. Lo metto nel caffelatte della colazione e nel caffè dopo pranzo, in dosi abbondanti.
E lo stesso mi capita con le tisane, ne bevo tre tazze al giorno!. Da un po' di tempo però, leggendo anche di notizie allarmanti sullo zucchero, mi chiedo se sia meglio usare un'alternativa. Lo zucchero di canna è lo è? Qual è il dolcificante migliore?". 

I dolcificanti vanno assunti con moderazione

dolcificanti più diffusi in commercio vanno utilizzati comunque con equilibrio: ciò vale per il fruttosio, che fa aumentare i trigliceridi, e per il sorbitolo, anche se quest'ultimo ha meno controindicazioni del primo. Entrambi ad esempio vanno evitati dai diabetici. Sono del resto numerosi gli studi che confermano chel'organismo reagisce ai dolcificanti mettendo in atto gli stessi meccanismi nocivi tipici degli zuccheri a veloce assimilazione. La cosa migliore sarebbe dunque abituarsi piano piano a non utilizzarli, diminuendo la dose di zucchero lentamente fino a riuscire a farne a meno . È una questione di abitudine, più semplice di quanto si pensi.

Poche differenze chimiche fra i dolcificanti "classici"

Se parliamo poi degli zuccheri più tradizionali, uno studio americano ha recentemente stabilito che, nelle dosi di 32 grammi al giorno per la donna e 42 grammi al giorno per l'uomo, lo zucchero bianco sia tollerabile e non faccia ingrassare. Se si rispettano queste dosi, dunque, non serve sostituirlo. Dal punto di vista nutrizionale poi, non c'è sostanziale differenza tra zucchero di canna e quello bianco e nemmeno negli aspetti chimici dello zucchero, come l'aumento della glicemia che provoca, poiché anche il semplice sapore dolce determinerebbe una stimolazione dell'insulina.

Stevia e liquirizia, dolcificanti naturali e sic uri

In ogni caso, esistono due dolcificanti naturali che possono essere utilizzati di tanto in tanto: per addolcire tè e tisane puoi usare la radice di liquirizia o le foglie di stevia ridotte in polvere. Assicurati però di acquistare il prodotto puro e non trattato chimicamente. Queste erbe non hanno aggiunta di zuccheri per cui non scatenano le problematicità deidolcificanti artificiali più comuni, sulla cui innocuità esistono ancora forti dubbi.  

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