mercoledì 22 febbraio 2017

LE BUGIE DI TRUMP (132)

Donald Trump ha collezionato 132 dichiarazioni “di dubbia natura, fuorvianti o false” nei primi 33 giorni da presidente degli Stati: lo mette nero su bianco il Washington Post, nel suo fact-checker, la “verifica dei fatti” lanciata durante la campagna elettorale.
Il quotidiano promette costanti aggiornamenti nel corso dei primi 100 giorni alla Casa Bianca del miliardario che accusa i media di produrre fake-news contro di lui e che regolarmente mente, o quasi, rifila falsità o quasi via Twitter o nei suoi discorsi.
Secondo il Washington Post, in effetti, la tendenza al falso di Trump si scatena soprattutto via Twitter, con il 34% di dichiarazioni a dir poco incerte, spesso false. Seguono i suoi commenti in discorsi pubblici e i discorsi preparati, poi le interviste e le conferenze stampa.
“Gli argomenti più frequenti per queste affermazioni riguardano l’immigrazione, che è risultata oggetto (di false dichiarazioni di Trump) 24 volte”, precisa il Post, “altri ricorrenti argomenti riguardano la sua biografia (17 affermazioni non esattamente vere) e i posti di lavoro, 17 volte. Pinocchio, e peraltro recidivo, continua l’articolo corredato di grafici: il presidente “spesso ripete le stesse affermazioni infondate anche se smentite nei fatti”. E proprio perché “è difficile tenere dietro a tutta la retorica dei Trump”, il Fact Checker raccoglierà tutte le “dichiarazioni sospette dei primi 100 giorni come presidente”, dividendoli per categorie e precisando quante volte la stessa bugia sia stata ripetuta.

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