mercoledì 29 marzo 2017

Apatia: così la superi

La primavera non è solo una stagione: è anche uno "stato interiore", e in questo senso "sorge" ogni volta che le nostre radici, la nostra autenticità, possono di nuovo esprimersi. Il malessere. La stanchezza e l' apatia (che arrivano spesso all'inizio di questa stagione) ci colpiscono ogni volta che
confondiamo le nostre radici con la nostra storia: il lavoro che non ci piace, un amore non corrisposto, un genitore che non ci ha amati. Quella invece è solo la buccia del seme. Siamo persi nel ruolo che ogni giorno dobbiamo ricoprire e il richiamo primaverile ci coglie impreparati: ecco l' apatia.

 Per superare l'apatia devi rimetterti al centro

È quello che è successo a Federica, una lettrice di Riza Psicosomatica, che ci scrive per raccontarci la sua esperienza: “Dopo averci pensato a lungo, mi sono trasferita in una grande città dal mio piccolo paesino. Quella che mi era parsa la luce di una nuova vita in realtà si è rivelata un abbaglio. Seppur rinunciando alla mia passione per il canto e al gruppo musicale di cui facevo parte, ero convinta della mia decisione, ma le cose hanno iniziato fin da subito a non funzionare. 
Mi sono fatta prendere dallo sconforto e dall 'apatia e mi sono buttata sul cibo per consolarmi. In pochi mesi sono ingrassata 15 chili… Ero diventata un’impiegata ansiosa e succube di un capo invadente e, come se non bastasse, mi sentivo ingabbiata in una relazione soffocante. Al mio fidanzato non andava bene niente: le ore che passavo in palestra, le fette di torta che mettevo nel piatto, il pantalone troppo aderente per le mie “nuove” forme. Era una sentenza su tutto. E poi c’era un'altra persona, che oltre a coordinare la nostra unità di lavoro si era messa in testa di organizzare la mia vita e di farmi dimagrire. Tutti premurosi di rimettermi in linea e io, tra ansia e frustrazione e apatia, continuavo a lievitare…”

Nessun commento:

Posta un commento