mercoledì 1 marzo 2017

Come si vivrebbe sui pianeti di TRAPPIST-1?

Il sistema planetario della nana rossa ultrafredda TRAPPIST-1 è per molti versi ancora misterioso, ma sappiamo che molti dei corpi celesti che ospita (e sicuramente quelli centrali) si trovano nella fascia di abitabilità della stella:
possono, cioè, avere acqua liquida in superficie, condizione che riteniamo indispensabile alla vita.

Ma se vita ci fosse, a 40 anni luce di distanza, quali sfide dovrebbe affrontare? Di che tipo di creature si tratterebbe?

FEDERAZIONE PLANETARIA. L'aspetto forse più affascinante è che il sistema avrebbe le carte in regola per essere "un impero multi-mondo", per dirla con le parole di Seth Shostak, del SETI. Le distanze tra un membro e l'altro della famiglia planetaria sono relativamente contenute, rispetto a quelle del Sistema Solare (dove al massimo possiamo ambire a raggiungere Marte). Se anche solo uno di questi mondi ospitasse la vita, le sue forme viventi potrebbero facilmente andare (o essere trasportate da eventi cosmici) sui pianeti vicini.

TALPE SCAVATRICI. Queste creature dovrebbero aver sviluppato la capacità di vedere nell'infrarosso (che noi non abbiamo) perché la luce della stella madre arriva soprattutto in quella frequenza. Poiché le nane rosse ultrafredde sono oggetti capricciosi e incostanti, capaci di diminuire la loro luminosità anche del 40% in pochi mesi così come di dare origine a potenti brillamenti, i trappistiani vivrebbero probabilmente sottoterra.

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