Era il marzo 1987. In Italia la musica che si ascoltava, per lo più, era quella di Deejay Television e di Videomusic. Per un tredicenne abituato ad ascoltare Madonna e i Duran Duran vedere irrompere il video di
With Or Without You fu un vero colpo. Quelle immagini rarefatte, fatte di chiaroscuri, quel frontman che cantava guardandoti negli occhi, quel suono di basso pulsante come il battito di un cuore elettrico: era tutto così diverso dal pop, ma anche dal rock che si ascoltava in quegli anni. Era il suono degli U2, e quello di The Joshua Tree, il suono che avrebbe imposto la band di Dublino per sempre nella storia del rock. Uscito il 9 marzo del 1987, prodotto da Brian Eno e Daniel Lanois con Steve Lillywhite, The Joshua Treecompie trent’anni. Ora che Bono (voce), The Edge (chitarra), Adam Clayton(basso) e Larry Mullen (batteria) stanno per riportare il loro capolavoro in tour, ecco dieci cose da sapere assolutamente.
With Or Without You fu un vero colpo. Quelle immagini rarefatte, fatte di chiaroscuri, quel frontman che cantava guardandoti negli occhi, quel suono di basso pulsante come il battito di un cuore elettrico: era tutto così diverso dal pop, ma anche dal rock che si ascoltava in quegli anni. Era il suono degli U2, e quello di The Joshua Tree, il suono che avrebbe imposto la band di Dublino per sempre nella storia del rock. Uscito il 9 marzo del 1987, prodotto da Brian Eno e Daniel Lanois con Steve Lillywhite, The Joshua Treecompie trent’anni. Ora che Bono (voce), The Edge (chitarra), Adam Clayton(basso) e Larry Mullen (batteria) stanno per riportare il loro capolavoro in tour, ecco dieci cose da sapere assolutamente.
1. Il titolo originaleIn quegli anni Bono e The Edge sono immersi nella lettura di Capote, Mailer, Carver, Tennesse Williams, Bukowski: la letteratura americana, quel raccontare per immagini, in modo quasi cinematografico, influenzano molto la loro scrittura.
Il disco che stava prendendo forma avrebbe dovuto chiamarsi The Two Americas, e raccontare un’America bifronte: quella mitica, della musica e della letteratura, e quella reale, della politica estera di Reagan e dell’avidità di Wall Street. Da qui l’aridità morale, e il deserto come immagine di riferimento.
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