LOS ANGELES – "Happy Birthday". Nel trailer di Blade Runner 2049 è il (presunto) replicante tribale Jared Leto a darci il benvenuto nella nuova era dei cacciatori di androidi, una colonia di uomini e donne fabbricati come forza lavoro sacrificabile. E se pensavamo di
aver capito tutto del film di Ridley Scott - uscito in Italia nell’ottobre dell’82, seguito da un director’s cut in laserdisc e VHS nel '93, e un final cut di 117 minuti (l'edizione con la scena del sogno dell'unicorno, quella che proverebbe il lato replicante del poliziotto Rick Deckard) – ci sbagliavamo. "La storia non è finita", dice un personaggio del nuovo Blade Runner. "Manca ancora una pagina". La più impenetrabile. Quella che tormenta l'Agente K (Ryan Gosling) costretto a richiamare in servizio l’esiliato Deckard (Harrison Ford) per porgli alcune domande, e a vedersela con altri, misteriosi personaggi. Nel cast, l’attrice cubana Ana De Armas, Robin Wright di House of Cards, il guardiano della galassia Dave Bautista, l’olandese Sylvia Hoeks, il Joker di Suicide Squad Jared Leto e il somalo Barkhad Abdi. Chi tra loro non è umano?

Aventura porá!!
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