Le autorità sanitarie della Repubblica Democratica del Congo hanno segnalato, nelle ultime tre settimane, nove casi sospetti di infezione in un'area remota del Paese: tra i contagiati, tre persone sono morte e una è risultata positiva al virus
(per gli altri si attendono i risultati dei test).
Si tratta del primo caso di focolaio riportato in Africa dal termine dell'epidemia, che investì la parte occidentale del continente tra il 2014 e il 2016, uccidendo 11.325 persone.
SOTTO CONTROLLO. Fortunatamente il contagio si sarebbe sviluppato in una zona dalla fitta copertura forestale e scarsamente collegata con strade al resto del Paese: ogni singolo caso è da prendere con la massima serietà, ma una diffusione a macchia d'olio è, per ora, da escludere. Epidemiologi ed esperti di comunicazione del rischio dell'OMS sono già sul posto, e il personale medico congolese è preparato ad affrontare l'infezione, che ha già colpito il paese una dozzina di volte in modo contenuto.
UN'ARMA IN PIÙ. Inoltre, ora contro Ebola esiste un vaccino efficace, chiamato rVSV-SEBOV. Nel 2015, sul finire dell'emergenza, fu testato su 11.841 persone in Guinea. Tra le 5.837 che lo ricevettero, nessuna contrasse l'infezione; ci furono invece 23 casi tra le migliaia di persone del gruppo di controllo, che non furono vaccinate.
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