sabato 26 agosto 2017

Alla ricerca della dolcezza perfetta

Da diversi anni le multinazionali dell'alimentazione hanno dichiarato guerra allo zucchero e stanno cercando, finora senza
successo, di trovare un suo sostituto che non faccia male alla salute e sia economicamente conveniente.

In prima linea nella battaglia contro il glucosio si è schierata da tempo Coca Cola, che pochi giorni fa ha messo in palio 1 milione di dollariper chi riuscirà a scoprire un sostituto dello zucchero a potere calorico nullo o quasi, di origine naturale e che dia le stesse sensazioni una volta disciolto in cibi e bevande.

NON SOLO DOLCE. In cucina, a casa o nell'industria, lo zucchero non serve solo ad addolcire gli alimenti: è fondamentale per fornire "struttura" al cibo, dargli una consistenza gradevole e tenere sotto controllo l'umidità.

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Stevia rebaudiana. | ETHEL AARDVARK / WIKIMEDIA
Di tutte le alternative allo zucchero trovate fino a oggi purtroppo nessuna ha dimostrato di possedere tutte le qualità richieste.

GLI ALTRI ZUCCHERI. Il dolcificante estratto dalle foglie della stevia (Stevia rebaudiana), per esempio, pur essendo 300 volte più dolce dello zucchero, una volta mescolato con le bevande a base di cola assume un retrogusto di liquirizia che non tutti trovano gradevole.

Scarso successo anche per il monk fruit (Siraitia grosvenorii), una sorta di melone di origine tropicale dal quale si estrae una sostanza da 150 a 300 volte più dolce del glucosio: ha zero calorie, ma è molto costoso da coltivare e lascia negli alimenti un retrogusto caratteristico e, per molti, poco piacevole.

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