mercoledì 30 agosto 2017

L'eclissi di Sole dalla stratosfera (e non solo)

L'eclissi totale di Sole del 21 agosto scorso si è rivelata soltanto a un ristretto, fortunato gruppo di terrestri negli Stati Uniti. Ma un'ancora più selezionata manciata di persone - per lo più piloti e ricercatori - ha potuto ammirare il fenomeno dalla stratosfera.
RICERCA. La foto in apertura è un'immagine agli infrarossi della fase di totalità, che darà la possibilità di studiare l'atmosfera esterna della nostra stella, così come la temperatura di Mercurio. Per la sua prossimità al Sole, il pianeta è particolarmente difficile da analizzare: il temporaneo transito della Luna permetterà di stimare per la prima volta le temperature superficiali della faccia in ombra del corpo celeste.

L'eclissi nella luce visibile, in un'immagine ad alta velocità. | SOUTHERN RESEARCH/NASA
Questa seconda foto è un'immagine ad alta velocità dell'eclissi nella luce visibile: entrambi i ritratti sono stati ottenuti da due ricognitori di ricerca WB-57 della Nasa specializzati in fotografie d'alta quota, a un'altezza di 15.240 metri.

Un membro del team scientifico dell'agenzia Southern Research a bordo di un aereo di ricerca della Nasa. | SOUTHERN RESEARCH/NASA
Scopo della missione era raccogliere il maggior numero di dati possibile sulla corona solare, lo strato più esterno dell'atmosfera solare il cui plasma è generalmente oscurato dalla luce del Sole, e quindi difficile da studiare.

Lo spettacolo dell'eclissi del 21 agosto, dalla prospettiva in prima fila (ma parziale) del SDO. Clicca per attivare l'animazione. | SDO/NASA
La Nasa ha anche pubblicato questa GIF dell'eclissi dalla prospettiva del Solar Dynamics Observatory (SDO), in orbita a 4.828 km dalla superficie terrestre. Dalla sua posizione, il telescopio ha potuto osservare il cono d'ombra lunare soltanto sul 14% del Sole.

Il cono d'ombra lunare sulla Terra. | LRO

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