I pigmenti e gli altri elementi che formano l'inchiostro dei tatuaggi viaggiano nel corpo umano sotto forma di nano e micro particelle, fino a raggiungere i linfonodi, dove si depositano. Il processo era
in parte noto - i linfonodi di chi si è tatuato possono presentare micro tracce di colore - ma mai fino ad ora era stato osservato in una scala così infinitesimale e profonda.
Cruciali per la scoperta, pubblicata su Scientific Reports, sono stati i microscopi del più importante sincrotone europeo, l'European Synchrotron Radiation Facility di Grenoble, in Francia.
UNA LUNGA CONVIVENZA. Lo studio non vuole sollevare inutili allarmismi - l'uomo si tatua la pelle da almeno 5.000 anni - ma invitare gli addetti ai lavori a prestare attenzione alla composizione dell'inchiostro, destinato a rimanere a lungo nell'organismo.
Giustamente ci si preoccupa della sterilità degli aghi, mentre questo aspetto è spesso trascurato. L'inchiostro potrebbe contenere impurità o avere effetti ancora poco noti sul corpo umano.
«Sapevamo che i pigmenti dei tatuaggi riescono a raggiungere i linfonodi: questi presentano infatti tracce visibili del colore del "tattoo". È il modo in cui il corpo prova a ripulire l'area che è stata decorata» spiega Bernhard Hesse, tra gli autori.
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