venerdì 29 settembre 2017

L'uomo moderno emerse più di 300 mila anni fa

Non da una singola "culla dell'umanità" siamo venuti, ma da più, fortunati nuclei geografici sparsi per il continente africano. Uno studio appena pubblicato su Science conferma la teoria di una più lenta e diversificata transizione tra specie più
arcaiche e uomo moderno, già avanzata nell'estate 2017 dopo la scoperta di antichi fossili di sapiens in Marocco.

L'analisi del DNA di scheletri di individui vissuti in Sudafrica tra i 2300 e i 300 anni fa, farebbe supporre che la nostra specie abbia iniziato a distinguersi da quelle più arcaiche tra i 350 mila e i 260 mila anni fa, e che la punta meridionale del continente sia stato uno dei luoghi chiave di questa differenziazione.
UN PROCESSO PER GRADI. «Prove paleoantropologiche e genetiche indirizzano sempre di più verso un'origine multiregionale dell'uomo moderno in Africa» spiega Carina Schlebusch, genetista dell'Università di Uppsala (Svezia), tra gli autori. «L'Homo sapiens non si sviluppò in un unico luogo, ma potrebbe essersi evoluto da forme più arcaiche in più aree del continente, con scambi genetici tra i gruppi posizionati nelle diverse località». 

I REPERTI. Gli scienziati svedesi insieme a Marlize Lombard, archeologa dell'Università di Johannesburg, hanno analizzato il genoma di 7 antichi individui ritrovati nell'area del moderno Sudafrica. Tre di questi erano cacciatori-raccoglitori vissuti tra i 2300 e i 1800 anni fa; gli altri quattro, contadini vissuti tra i 500 e i 300 anni fa.

Gli scienziati hanno analizzato questi campioni di DNA e li hanno comparati con altri database di genomi arcaici e moderni di individui di varie aree del mondo. In particolare il confronto con il DNA di un ragazzo dell'Età della Pietra, poco toccato da mescolanze genetiche con individui di altre aree dell'Africa e dell'Asia, suggerisce che la popolazione umana moderna abbia cominciato a emergere tra i 350 mila e i 260 mila anni fa, un dato coerente con le prove fossili fin qui rinvenute.

Nessun commento:

Posta un commento