domenica 29 ottobre 2017

Massacro nei cieli: tra caccia e bracconaggio molti uccelli europei potrebbero scomparire

L’entità e la vastità delle uccisioni illegali di fauna selvatica sono difficili da quantificare sia per la diffusione di queste pratiche, sia per la mancanza di controllo - anche nella sensibile Europa. Dopo un
primo rapporto uscito nel 2015, che riguardava il Mediterraneo, BirdLife International, che raccoglie e coordina decine di associazioni nazionali per la protezione degli uccelli (in Italia è la Lipu), ha pubblicato un secondo rapporto: A view to a kill (uno sguardo sulle uccisioni).

Il documento denuncia con forza la strage di uccelli nel resto d’Europa, fino al Caucaso. Già i dati relativi all'area del Mediterraneo erano estremamente preoccupanti: l’Italia faceva, per così dire, la parte del leone, con una stima che andava da 2 a 6 milioni di uccelli uccisi illegalmente.

MINUSCOLE VITTIME. Ai dati del Mediterraneo si sono adesso aggiunti quelli dell’Europa del nord, del Centro e del Caucaso. I numeri sono agghiaccianti, sia pure con una grande incertezza - dovuta appunto alla difficoltà di controllo: le stime di BirdLife sono da 12 a 38 milioni di uccelli uccisi. A essere colpite sono soprattutto le specie più piccole, come i passeri domestici (4,7 milioni) e i fringuelli (2,9 milioni), le quaglie, le allodole.

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