giovedì 23 novembre 2017

Tre ragioni scientifiche per cui sei sempre in ritardo

A tutti può capitare di arrivare in ritardo di qualche minuto, ma alcune persone sembrano vivere in una condizione di ritardo cronico. Siete tra quelli del "quarto d'ora accademico" agli appuntamenti? Arrancate su ogni scadenza e siete
tempestati dalle proteste di amici e colleghi? Alla base del vostro problema potrebbero esserci precise ragioni scientifiche, come riportato in un articolo del Wall Street Journal.

STIME PER DIFETTO. Una delle spiegazioni più ovvie e comuni è l'errore di pianificazione. Gran parte dei ritardatari ha una forte e radicata tendenza a sottostimare il tempo necessario a portare a termine un compito. Secondo Roger Buehler, psicologo della Wilfrid Laurier University di Waterloo, Ontario (Canada), in media sottostimiamo il tempo necessario per completare un'azione (a prescindere dalla sua complessità) del 40%.

DIVIDILO IN PIÙ PARTI. Per ovviare a questo primo ostacolo si possono utilizzare diverse strategie, come basarsi sul tempo impiegato in esperienze passate, o suddividere l'incombenza in tanti passaggi più piccoli, un procedimento che rende le stime più precise. Anche raffigurarsi mentalmente il compito dalla prospettiva di un osservatore esterno migliora la capacità predittiva sui tempi.

NO AL MULTITASKING. Un'altra possibile causa è da ricercare nei tratti di personalità dei ritardatari cronici. Siete degli irriducibili multitasker? In base a uno studio del 2003 condotto da Jeff Conte dell'Università di San Diego, chi tende a distribuire l'attenzione su più compiti contemporaneamente anziché concentrarle su uno per volta (un atteggiamento che gli psicologi definiscono policronico) è più spesso in ritardo sul lavoro.

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