Si chiama SHERLOCK e mai acronimo fu più azzeccato: è un'applicazione della tecnica CRISPR (il nome sta per Specific High Sensitivity Enzymatic Reporter UnLOCKing) che permette di individuare con rapidità gli acidi
nucleici di virus e batteri in campioni di sangue, urina e saliva, nonché di rintracciare il materiale genetico riconducibile a cellule "impazzite" e tumori in corso.
Questo metodo diagnostico a basso costo, basato su una versione modificata di un enzima che trova l'anomalia e poi "dà l'allarme", era stato presentato lo scorso aprile. Ora un articolo pubblicato su Sciencene descrive l'ultima, più avanzata versione, che vanta una migliore sensibilità e la capacità di identificare la quantità di materiale virale o di cellule mutate in un campione, nonché di valutare la presenza di più infezioni o mutazioni cellulari in contemporanea.

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