venerdì 23 febbraio 2018

Le cose da sapere sull'ultimo grande studio sugli antidepressivi

Gli antidepressivi sono realmente efficaci, e dovrebbero essere prescritti a milioni di persone nel mondo: negli ultimi giorni potreste esservi imbattuti in
titoli di questo tenore, e in articoli che riprendono con toni entusiastici il risultato di un autorevole studio pubblicato su Lancet.

Si tratta di un'importante revisione sull'accettabilità e l'efficacia dei 21 più comuni farmaci antidepressivi nel trattamento di adulti con disturbo depressivo maggiore o depressione clinica, uno dei più frequenti disturbi dell'umore.
ANALISI MINUZIOSA. Un team internazionale di 18 esperti coordinato da Andrea Cipriani, psichiatra italiano che insegna all'Università di Oxford, ha analizzato i risultati dopo 8 settimane di trattamento in oltre 500 trial farmacologici che comparavano un antidepressivo a un placebo, o due diversi antidepressivi. Lo studio è durato sei anni e ha considerato dati su oltre 116 mila pazienti con depressione. Sono stati presi in considerazione tutti i dati, pubblicati e non, a cui ricercatori sono riusciti ad accedere.

Tutti i farmaci considerati sono risultati più efficaci del placebo nel trattamento della depressione, alcuni in misura maggiore di altri. Un risultato importante per una classe di farmaci spesso considerata non più efficace di pillole di zucchero, e penalizzata da un pregiudizio ideologico (che talvolta fa sì che gli antidepressivi non vengano prescritti, o che i pazienti non vogliano assumerli).

Ma, come argomentano molti esperti del settore, sarebbe troppo semplice considerare solo questo aspetto del problema.

QUALI PAZIENTI? Partiamo dall'efficacia: la maggior parte degli studi che contesta il funzionamento degli antidepressivi sostiene che non funzionino per le forme di depressione lieve o moderata. La revisione considera i trial su pazienti con forme maggiori e ricorrenti: per questo gruppo di persone è dunque una buona notizia, ma rimane che non vale per tutte le forme di depressione.

Le forme lievi sono più diffuse di quelle gravi, quindi la capacità di questi farmaci di aiutare la maggior parte delle persone affette da depressione è ancora tutta da dimostrare. E considerando i possibili effetti collaterali - dal calo della libido all'insorgenza di ansia e agitazione - non possiamo realmente sapere se per i casi moderati ne valga realmente la pena.

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