Arriva da noi il best seller da due milioni di copie sugli intrighi e i retroscena di The Donald e la sua amministrazione. Abbiamo seguito il tour italiano del suo autore, Michael Wolff. Già nemico giurato di Rupert Murdoch, da sempre ossessionato dal rapporto tra media e potere, si definisce «l'unico freelance di successo negli Stati Uniti»L’uomo più odiato da Donald Trump indossa mocassini senza calze anche a febbraio. Cucina solo cibo italiano e quando gli domandano se il presidente americano assomigli a Silvio Berlusconi, risponde con un ghigno: «Magari». Con Fuoco e Furia, best seller mondiale appena arrivato in Italia con Rizzoli, Michael Wolff non ha solo attirato l’ira della Casa Bianca, ma è riuscito nell’impresa di vendere due milioni di copie in poche settimane: un miracolo per un libro che parla di politica americana e lotte intestine nello Studio Ovale.
Anche per questo, durante il tour europeo di promozione, il giornalista sessantaquattrenne viene accolto dai colleghi italiani più come una rockstar che come un esperto di media e di uomini potenti. Se è vero che la presidenza Trump resta uno dei misteri del nostro tempo, Wolff è lo spioncino per osservarla nelle stanze segrete, «la mosca sul muro» in grado di soddisfare il voyeurismo di lettori che considerano The Donald più una questione di celebrity culture che di politica.
Nessun commento:
Posta un commento