giovedì 1 marzo 2018

Nell'Artico un'ondata di calore senza precedenti

Mentre mezza Europa affronta condizioni meteo polari, il (vero) Polo Nord sta vivendo, in pieno inverno, un rialzo di temperature anomalo e preoccupante. Anche se alcune aree del
Circolo Polare Artico non vedranno la luce del Sole fino a marzo, un afflusso di aria calda ha fatto alzare i termometri di alcune località della Siberia e della Groenlandia di ben 35 gradi rispetto alla media prevista per questo periodo dell'anno.

Nel 2018, la Groenlandia ha già registrato 61 ore sopra lo zero, tre volte più di quelle che si sono verificate in qualunque altro anno precedente.

TROPPO ALTE, TROPPO A LUNGO. A lanciare l'allarme è stato, tra gli altri, Robert Rohde, fisico e climatologo di Berkeley Earth (California): nella stazione meteorologica più a nord, Cape Morris Jesup, sulla punta settentrionale della Groenlandia, nel mese di febbraio le temperature hanno superato più volte quelle registrate a Londra, Zurigo e molte località italiane.

In particolare, e a fronte di una variabilità tra i -15 e i -36 °C a seconda dei venti e dell'umidità, il 22 e il 23 febbraio (e in altri giorni ma non così a lungo) si sono registrate temperature solo positive, fino a 6,2 °C: era già accaduto nel 2011 e nel 2017, ma solo per poche ore. Quest'anno ci sono stati complessivamente 10 giorni sopra il limite di congelamento, per gran parte del giorno e a soli 700 km dal Polo Nord. L'ultima giornata di luce su Cape Morris Jesup è stata l'11 ottobre: queste dunque dovrebbero essere le settimane più fredde dell'anno.

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