giovedì 1 marzo 2018

Umeboshi: cos’é, come si prepara, perché fa bene

La vita moderna mette sempre più alla prova corpo e psiche: diventa quindi essenziale alimentarsi in modo funzionale per aumentare i livelli di energia e neutralizzare la fatica. Per fortuna in nostro soccorso arriva l'umeboshi, uno degli alimenti che più aiuta a rigenerare l’organismo in caso di stanchezza e astenia; se
ne alimentavano abitualmente i samurai, gli antichi e formidabili guerrieri giapponesi. Questo alimento viene chiamato abitualmente prugna umeboshi, anche se da un punto di vista botanico il frutto da cui origina è più simile a un'albicocca.
Ma che cos'è esattamente l'umeboshi? Si tratta di una varietà di albicocca (chiamata ume in Giappone) che viene raccolta a giugno quando è ben matura dall’albero asiatico Prunus mume, dopodiché viene esposta a sole e vento per essiccare. Si ottiene così il boshi, che viene messo a macerare con sale e foglie rosse di shiso (Perilla frutescens) rigorosamente dentro vasi di porcellana. La lavorazione può durare fino a sei mesi e il prodotto finale è appunto l'umeboshi, un cibo ricco di batteri buoni, enzimi e acidi organici, considerato in Oriente una specie di farmaco, usato per contrastare i problemi digestivi ed epatici, raffreddori, febbre e fastidi intestinali.

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