Il rapporto tra smartphone e salute si fa sempre più stretto: il telefonino, che già oggi è in grado di tenere sotto controllo diversi aspetti della nostra fisiologia,
DIMMI COME PARLI... L'app, sviluppata da un team multidisciplinare (scienze informatiche, scienze cognitive e medicina), utilizza il microfono dello smartphone per registrare frasi e discorsi da analizzare poi mediante un software specializzato nel riconoscimento vocale. L'obiettivo non è quello di sostituire con la tecnologia il rapporto tra paziente e medico, bensì quello di offrire ai professionisti della salute uno strumento in più per essere vicini alle persone in cura.
L'app è un neutro emulatore del rapporto con psichiatri e psicologi, basato essenzialmente sull'ascolto del paziente per raccogliere informazioni utili e indizi di comportamento, e prendere le decisioni necessarie. Il linguaggio, ossia ciò che una persona dice e come lo dice, sono infatti per lo specialista elementi importanti per valutare lo stato di salute mentale: per esempio, frasi sconnesse, o che non seguono un flusso logico, cambi repentini del tono di voce o nella velocità del discorso, sono tutti possibili indicatori dell'insorgere o delle recrudescenza di manifestazioni patologiche.
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