In questo periodo anche il nostro peso corporeo è sotto attacco: la sedentarietà e la buona cucina casalinga non sono certo buoni alleati di una forma fisica salutare.
Man mano che si accumula grasso cresce il rischio di malattie cardiovascolari come ipertensione, infarto e ictus, e patologie metaboliche come il diabete di tipo 2 o la sindrome metabolica. Aumenta poi la probabilità di steatosi (il fegato grasso), che con gli anni danneggia la funzionalità epatica ma pure il rischio di insufficienza renale e perfino di alcuni tipi di tumore, per esempio all'utero, al seno, al fegato, al rene, al colon-retto.
ALLA RICERCA DEL GRASSO. Succede perché l'adipe non è un tessuto inerte ma produce ormoni - come gli estrogeni e le adipochine - che possono influenzare lo sviluppo delle cellule tumorali. Inoltre, il grasso accresce il livello di infiammazione generale e anche questo contribuisce al rischio di cancro e delle altre patologie connesse al sovrappeso. A tutto ciò si aggiunge l'effetto che i chili di troppo hanno sulle articolazioni, che usurandosi possono andare incontro ad artrosi, e sulla colonna vertebrale: il peso in eccesso favorisce il mal di schiena.
Ma come possiamo capire qual è quello giusto per noi? È utile l'indice di massa corporea (ovvero il rapporto fra il nostro peso espresso in chili e il quadrato dell'altezza espressa in metri), che però non tiene conto di quanto grasso c'è e, soprattutto, dove si trova.
CALCOLI DI PESO. La massa grassa dovrebbe essere attorno al 18 e al 25% del peso complessivo, con i valori maggiori per le donne. Così, una persona sedentaria, con braccia e gambe magre ma una pancetta più o meno prominente, può non essere in sovrappeso ma ha di certo del grasso addominale che incide sul rischio cardiovascolare e di diabete. È cioè sovragrasso, stando alla definizione di Paul Laursen, fisiologo dell'Università di Auckland (Nuova Zelanda), che di recente ha coniato questa categoria che include chi è in sovrappeso ma anche chi, proprio per l'eccessiva massa grassa, è un falso magro (in totale, questa categoria comprende il 76% della popolazione).
Per misurare massa grassa si usano bilance con l'impedenziometro, uno strumento che ricava la percentuale di grasso a partire dall'acqua presente nei tessuti. Un metodo ancora più facile è misurare il girovita (che deve stare sotto gli 80 centimetri nelle donne e i 94 negli uomini) e confrontarlo con la circonferenza dei fianchi: se il rapporto pancia/fianchi è superiore a 1 negli uomini e a 0,85 nelle donne, è praticamente certo che c'è del grasso di troppo e nel posto sbagliato.
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