domenica 24 maggio 2020

Formiche che mangiano i figli di altre formiche

Le formiche del genere Solenopsis sono in gran parte conosciute con il nome di formiche di fuoco, e sono famose soprattutto per la loro puntura dolorosa. Ci sono
però alcune specie, tra cui Solenopsis molesta, che non sono in grado di pungere e che hanno dovuto sviluppare strategie di caccia completamente diverse; si tratta di formiche estremamente piccole (da 0,5 a 3 mm al massimo), che si muovono lentamente e che passano la loro vita sottoterra, e per questo sono poco conosciute e relativamente poco studiate.

Ora uno studio della University of Central Florida getta luce per la prima volta sul mistero di cosa fa Solenopsis molesta quando abbandona il nido e va a caccia, e la risposta farà felici gli appassionati di film horror.

FORMICHE, ULTIMA FRONTIERA. Per scoprire qualcosa di più su quella che molti mirmecologi (cioè coloro che studiano le formiche) chiamano "l'ultima frontiera della biodiversità delle formiche", l'autore dello studio Leo Ohyama ha studiato il comportamento di Solenopsis molesta in un'area grossa come due campi da pallavolo, dividendola in 20 porzioni e seppellendo, in 10 di queste, una serie di tubi di plastica pieni di esche per formiche e insetticida; l'accesso al tubo era coperto da una griglia abbastanza fitta da fermare la maggior parte delle formiche ma larga abbastanza da consentire l'ingresso alle minuscole Solenopsis. Un anno di osservazione delle popolazioni di formiche dell'area ha svelato a Ohyama che dove spariscono le Solenopsis le altre specie prosperano, e viceversa: a un calo del 70% nel numero delle "formiche ladre" corrisponde un aumento di circa il 35% delle altre formiche.

IL RATTO DELLE FORMICHINE. La ragione è facile da spiegare. Essendo minuscola, Solenopsis riesce a intrufolarsi facilmente nei formicai di altre specie più grosse: qui prima usa un potente veleno per paralizzare gli adulti, poi rapisce i loro piccoli per portarseli al nido – e mangiarseli. Un atto predatorio che ha un impatto fortissimo sulle popolazioni di formiche, in particolare di alcune specie come Dorymyrmex bureni e Nylanderia arenivaga.

Per comprendere appieno la portata dell'azione predatoria di Solenopsis molesta, però, sono necessari studi sul lungo periodo, che mettano in luce gli eventuali effetti sull'intera catena alimentare – anche se il fatto che queste strategie si siano evolute nel corso di milioni di anni senza provocare alcun collasso ecosistemico dovrebbe dirci molto sulla capacità delle altre specie di formiche di riprendersi dall'infanticidio.

In questo video, formiche e termiti a caccia di cibo. Guardate che organizzazione!

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