venerdì 29 maggio 2020

Milioni di cicale emergeranno da sottoterra

Intere regioni degli Stati Uniti si stanno preparando, in questi giorni, a un evento epocale che si verifica, puntuale come un orologio, una volta ogni 17 anni, un
evento affascinante e (relativamente) innocuo: il risveglio delle cicale periodiche (Magicicada septendecim), una specie della famiglia Cicadidae il cui ciclo vitale prevede che l'animale spenda un mese di vita all'aria aperta e diciassette anni intrappolato sottoterra, in attesa del momento giusto per tornare alla luce. Virginia, West Virginia e North Carolina sono i tre Stati in cui tutto ciò accade, all'inizio dell'estate.

17 ANNI SOTTOTERRA. La maggior parte del ciclo vitale delle cicale periodiche trascorre sotto forma di ninfa: in questa fase stanno riparate 60 cm sotto il terreno, e usano le radici delle piante per nutrirsi. Più crescono più vanno a fondo nel terreno, in cerca di radici più grosse e nutrienti; lo fanno per 17 anni (ma ci sono specie che appartengono allo stesso genere il cui ciclo è di 13 anni), dopodiché, verso la fine di maggio, quando la temperatura del suolo dove riposano supera i 17 °C, costruiscono nel terreno tubi di fango che sfociano in superficie, e li usano per emergere. Una volta giunte all'aria aperta vanno in cerca di un albero o di un altro pezzo di vegetazione dove nascondersi in attesa che il loro esoscheletro si indurisca. A quel punto, diventate adulte, hanno qualche settimana per riprodursi, e alla fine dell'estate muoiono, non prima di aver "ripopolato" il sottosuolo di ninfe, e aver dato il via al nuovo ciclo.

COVATA 9. Non tutti gli esemplari di Magicicada septendecim emergono contemporeaneamente: la specie è divisa in covate, e quella che a fine maggio dovrebbe spuntare negli Stati Uniti è la covata numero 9. L'ultima volta che la Magicicada si è vista negli USA era il 2013, con la covata numero 2: qui sotto, il video dell'emersione del 2013.



Vale la pena segnalare infine che le cicale in questione sono state considerate in passato alla stregua delle locuste, più per la loro capacità di spuntare dal nulla in numeri enormi che per i reali danni che fanno: le loro abitudini alimentari possono mettere a rischio la sopravvivenza di alcuni giovani alberi, ma i danni alle attività umane sono limitati. Quello per cui si faranno davvero notare è il rumore che fanno: secondo gli esperti della Virginia Tech, il suono di milioni di cicale che cantano contemporaneamente è «come ascoltare un intero campo di radio fuori frequenza».

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